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mercoledì 21 novembre 2012

40 domande a @NichiVendola, tra #primarie ed #elezioni2013. Risponderà #oppureno?



Manca poco alla celebrazione del rito delle primarie del Pd: domenica, chi vorrà, potrà recarsi nelle sezioni e nei gazebo per scegliere il suo candidato premier ideale di questa alleanza API, SEL e PD.


In corsa c’è anche il governatore della regione Puglia Nichi Vendola per il quale abbiamo raccolto una serie di domande fatte dai lettori di Intervistato.com attraverso i nostri canali sui social network. Dopo Renzi arrivano le altre domande, stavolta tocca a Vendola e non ci fermeremo qui.

Nichi Vendola si è proposto come l’alternativa, come l’Oppure, non solo verso gli altri candidati, ma al modo in cui viene governata l’Italia. Vendola non ha mai nascosto la sua opposizione al governo dei tecnici, anzi, l’ha diffuso ovunque. Ha fatto una campagna per le primarie basata essenzialmente sulla sua persona (più degli altri), fisica, morale e intellettuale, non solo facendo del suo nome e del suo viso l’icona principale della campagna, diventando protagonista della campagna sui diritti civili arrivando alla dichiarazione “Mi voglio sposare”.

Vendola è un uomo di sinistra, un poeta, un omosessuale e un cattolico. Ha sempre rivendicato ogni componente della sua identità e questo va considerato un punto d’onore in uno scenario politico che del trasformismo ha fatto bandiera.

Ha anche esperienze importanti di governo territoriale con risultanti sopra la media. Poi c’è l’eloquio, importante, a volte addirittura troppo importante, più di lui. Questo, però, è un paese strano, a cui servono non solo slogan di lancio e punti forti di programma, ma anche una forte dose di mediazione, necessaria per rimettere insieme un paese che da puzzle si è trasformato in una scatola di Lego scompaginati.

Qui abbiamo raccolto una serie di domande su temi molto diversi, dai diritti alla politica industriale, dalla politica estera alla scuola, ma anche al taglio delle spese per la casta e delle spesa pubblica, che significa anche riduzione di personale. Quello che chiediamo a Vendola è di entrare con le mani dentro gli ingranaggi del motore Italia, perché se è ridotta come una vecchia Fiat allora c’è molto da lavorare.

Si governa senza se e senza ma per i diritti e con i propri principi, ma è necessario anche tessere alleanze, ma non parliamo di partiti, piuttosto di componenti di questo paese, operai e imprenditori, autonomi e dipendenti, cattolici e laici.

Insomma Nichi, come facciamo?

[UPDATE: Qui le risposte di Nichi Vendola alle domande dei lettori]

Simone Corami | @psymonic
Maria Petrescu | @sednonsatiata


40 questions for Nichi Vendola

Not much left before the celebration of the primary ritual of the PD: on Sunday, those who want to vote can go in the dedicated sections to choose the ideal premier candidate for this API, SEL, PD allegiance.

Governor of Puglia Nichi Vendola is also a candidate, and we gathered a few questions from our readers via our social channels. After Renzi, here are the other questions, this time they're for Vendola, and we're not stopping here.

Nichi Vendola has proposed himself as the alternative, as the "OR", not only towards the other candidates, but to the way Italy is run. Vendola has never hidden his opposition to the technician government, on the contrary, he left everyone know. He's done a campaign for the primaries based essencially on his person (more than others), physical, moral and intellectual, not only making his name and face the main icon of the campaign, but also by becoming a protagonist of the civil rights campaign with the statement "I want to get married".

Vendola is a left-wing man, a poet, a homosexual and a Catholic. He has always claimed every component of his identity and this must be considered as a point of honor in a political scenario that has transformism as a banner. He also has important experiences of territorial government with results that are above average. And then there's the speech, important, sometimes too important, more than him.

This, however, is a strange country, which doesn't need just launch slogans and strong program points, but also a strong dose of mediation, necessary to put together a country that has turned from a puzzle to a messed up Lego box.

Here are a series of questions on various topics, from rights to industrial politics, from foreign affairs to school, but also the cut of expenses of the caste and of public waste, which also means a reduction of personnel. What we're asking Vendola is to put his hands in the Italy engine, because if it's messed up like an old FIAT then there's a lot of work to do. Who rules the country must do so without "ifs" and without "but", for rights and principles, but it is necessary to create allegiances, and we're not talking about parties: we're talking about components of this country, workers and entrepreneurs, autonomous and employees, catholics and laicists.

So Nichi, what are we going to do?

Simone Corami | @psymonic
Maria Petrescu | @sednonsatiata

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