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martedì 13 novembre 2012

Da #ilconfrontoskytg24 a #csxfactor: un'analisi politica del #dibattito



Il dibattito che si è svolto ieri sera ha visto i candidati alle primarie confrontarsi con domande e risposte "all'americana": tempi precisi, un moderatore molto attento e podio, tutti in piedi uno a fianco all'altro, a rispondere su vari temi.

IMU, fisco ed evasione fiscale
Posizioni bene o male comuni sulla necessità della lotta all'evasione attraverso l'incrocio delle banche dati e gli strumenti di indagine informatica (Tabacci, in particolare, ma anche Bersani e Puppato); Renzi ha posto l'accento sulla necessità di non alzare le tasse per chi già le paga, Vendola a differenza degli altri ha ribadito la sua convinzione di togliere l'IMU perché è una "patrimoniale che colpisce i poveri", proponendo una maggiore pressione fiscale per chi guadagni cifre dal milione in su. Su questo punto, Renzi ha esercitato il diritto di replica, sostenendo che siano troppo pochi i contribuenti sopra quella soglia, per usarlo come argomento in campagna elettorale. Prime schermaglie quindi tra i due candidati apparentemente più "lontani" nelle idee, Renzi e Vendola, in un dibattito che in generale ha visto più fair play che scontri di vedute.

Italia e il suo ruolo europeo 
Renzi ha espresso la necessità di creare dei veri Stati Uniti d'Europa, blindando il patto di stabilità, mentre anche qui Vendola si dice più propenso a una ridiscussione di un patto che stritola la crescita in nome del rigore. Il ruolo di "mediatore" viene naturale a Bersani, che invita a non litigare, ma piuttosto a convincere la Germania e gli altri paesi che "siamo tuti sullo stesso treno". Decisamente europeista Tabacci, che stigmatizza anche le proposte populiste ma irrealizzabili di un Grillo o di una Lega che fanno sognare l'elettorato in merito al ritorno di una lira svalutata che favorisca le esportazioni.

Lavoro, giovani e occupazione 
Vendola porta avanti il suo lavoro di governatore in Puglia, elevandola a modello da seguire per ridare fiducia ai giovani che vedono l'italia sprofondare in un fango evocato anche in un altro paio di occasioni; Renzi auspica un paese nel quale si lavori "perché si conosce qualcosa, non qualcuno", con grandi applausi della platea per la frase decisamente riuscita. La Puppato, un po' in ombra per quasi tutto il dibattito, sostiene la necessità di investire in sviluppo e innovazione; Bersani parla di liberalizzazioni e semplificazioni, da sempre suo cavallo di battaglia, Tabacci si tiene sulla linea della diminuzione del costo del lavoro per le imprese, affinché si incentivino le assunzioni.

FIAT, Marchionne e la riforma del lavoro della Fornero 
E' stato il momento di maggiore allineamento della serata: tutti unanimi nel bacchettare Marchionne (con Renzi che si dice deluso, perché aveva creduto a Fabbrica Italia, e Vendola che si becca uno scroscio di applausi quando dice "io invece non le ho mai creduto"): la FIAT deve dare un piano industriale chiaro e rispettarlo, per onorare quanto ha ricevuto negli anni dai governi Italiani.
La riforma del lavoro della Fornero va rifatta, rivista, ridisegnata, con sfumature che vanno dalla lieve condanna (Vendola), fino alla blanda giustificazione inerente l'emergenza e il momento duro affrontato dai "tecnici" (Tabacci).

Tema caldo: diritti delle coppie e adozioni 
Per la Puppato è assurdo che se ne discuta, visto che dovrebbe essere sufficiente il terzo articolo della Costituzione, a garantire uguaglianza di trattamento (quindi matrimonio e adozione compresi) a tutte le coppie, etero e omosessuali, senza alcuna discriminazione. Renzi si dice favorevole alle coppie di fatto, impegnandosi a realizzare nei primi 100 giorni la "civil partnership" dando comunque ad intendere che per il matrimonio civile gay vero e proprio si debba modificare la costituzione. Vendola favorevole a matrimoni gay e adozioni. Per Bersani il paese deve maturare sull'argomento e deve guardare al modello tedesco, mentre per il più cattolico dei cinque, Tabacci, il politico deve garantire l'uguaglianza dei diritti di tutti, lasciando intendere un sì alle coppie di fatto, anche gay, ma un no alle adozioni da parte delle stesse.

Casta e Costi della politica 
Parte Renzi, dicendo che i provvedimenti anti-casta non sono decisivi tanto da un punto di vista economico, ma per ridare fiducia nella politica alla gente. Propone di abolire completamente il finanziamento pubblico ai partiti, chiosando sulla necessità di un tetto allo stipendio dei Manager (e citando Olivetti, in merito). Vendola si dice favorevole al finanziamento pubblico, per evitare che solo i ricchi possano pagarsi il costo di una campagna elettorale. Tutti d'accordo, invece, sul fatto che il provvedimento che accorpa le province sia stato un pasticcio da risolvere: vanno abolite tutte. Bersani auspica una stretta sulle partecipazioni statali in società private. La Puppato invece invoca bilanci trasparenti e certificati per tutti i partiti. Tabacci fa il carico di applausi quando dice che chi si impegna in politica, debba abbandonare qualsiasi impiego privato, affinché si servano le istituzioni in maniera disinteressata. In chiusura, Renzi aggiunge che una colpa del centrosinistra è non aver mai fatto una legge sul conflitto di interessi.

Question Time
Alcuni sostenitori dei candidati fanno domande ad altri candidati. A Vendola viene chiesto chi voterebbe tra i suoi avversari. Domanda con poco senso, sulla quale Vendola non vuole giustamente dare una risposta, e dopo un giro di parole, ammette di non poterla e volerla dare.
Alla Puppato viene chiesto cosa farebbe in caso di sconfitta, se tornerebbe alla politica locale. Anche qui, la Puppato parte considerando provocatoria la domanda, e si arrabatta senza rispondere chiaramente. Una confusa sostenitrice vendoliana si emoziona e fa una domanda sul nucleare a Renzi, che si dice contrario. In questo momento si crea anche uno dei più grossi tormentoni twitteriani della serata, quando la ragazza, volendo citare Oscar Giannino, lo storpia in Giannetto.

In generale il Question Time appare come l'occasione peggio gestita della serata: domande poco coerenti, dimenticabili e per nulla incisive. Un momento che non ha aggiunto nulla al dibattito, utile solo a "spezzare il ritmo".

Domanda sulla Coalizione, post elezioni, in caso di vittoria
Le maggiori sorprese vengono da Renzi, considerato più vicino al centro che alla sinistra. Il Sindaco di Firenze, laddove gli altri si sono posti più o meno inclini al "dialogare con chi ci sta" (strategia pienamente bersaniana), ha detto chiaramente: "Con Vendola sì, con Casini no", probabilmente stupendo anche lo stesso Vendola. Tabacci, ovviamente, si propone di essere l'uomo giusto per tenere coesa una coalizione allargata, ma senza fare l'errore prodiano della "gioiosa macchina da guerra".

Tutti d'accordo sulla parità di genere, e quindi armonia tra presenze maschili e femminili. Renzi propone inoltre un governo di soli dieci ministri, contestato dagli altri partecipanti (soprattutto Tabacci e Puppato), che considerano questa una "sparata" irrealizzabile.
Così come tutti d'accordo sul fatto che, comunque, la coalizione sia quella che la gente aveva davanti in quel momento.

E' il momento dell'appello finale al voto.
Laura Puppato vuole far conoscere all'Italia un'idea di paese diversa, con più equità sociale.
Renzi dice: "Ho 37 anni, e ho il desiderio di portare il futuro all'interno della discussione politica".
Bersani: serve un governo serio, forte, autorevole. Tutti insieme si uscirà dalle difficoltà con moralità e lavoro.
Tabacci: va costruita una coalizione che discuta al suo interno ma che faccia il bene del Paese.
Vendola evoca ancora il Paese che sprofonda nel fango, proponendosi di portare i giovani a vedere un futuro più limpido.

Francesco Lanza | @bedrosian


From #ilconfrontoskytg24 to #csxfactor: a political analysis of the debate

Yesterday night's debate has seen the primary candidates deal with an American style questions and answers session: precise timing, a careful moderator and a podium, all standing next to each other, answering on various topics.

IMU, revenue authorities and tax evasion
More or less common positions on the need to fight evasion thanks to the coordination of databases and tools of informatic inquiry (Tabacci in particular, but also Bersani and Puppato); Renzi has pointed out the need not to raise the taxes for those who already pay them, while Vendola, unlike the others, has renewed his conviction that the IMU should be eliminated because it is a patrimonial tax that strikes the poor, and proposed more fiscal pressure for those who make more than one milion a year. On this point Renzi has asked for the right to reply, asserting that too few contributors earn that kind of money to use this argument during the elections campaign. First issues between the two candidates apparently further apart as for ideas, Renzi and Vendola, in a debate tht in general has seen more fair play than disputes.

Italy and the European role
Renzi has expressed the need to create the real United States of Europe, confirming the stability pact, while Vendola is more inclined to a redefinition of a pact that slows down growth in the name of austerity. The role of negotiator falls on Bersani, who invites them to not fight, but convince Germany and the other countries that we are all on the same boat. Definitely European Tabacci, who stigmatized the populist and impossible proposals of Grillo and Lega, who make their voters dream about the return of a devalued Lira that will favor exportations.

Work, young people and occupation
Vendola brings forward his work as the governor of Puglia, elevating it as a model to follow to give trust to young people who see Italy go down in a mud that has been also quoted elsewhere; Renzi hopes to build a country where people work because they know "something, not someone", with a round of applause from the audience for the well-done phrase. Puppato, a bit shadowed by the debate, sustains the need to invest in development and innovation; Bersani talks about liberalizations and simplifications, always his strength, Tabacci holds the line of the decrease of labor cost for enterprises in order to encourage hiring.

FIAT, Marchionne and the Fornero labor reform
It has been the moment of most allignment throughout the evening: all of them unanimous in blaming Marchionne (with Renzi who calls himself disappointed because he believed in Fabbrica Italia, and Vendola who gets another round of applause when he says that he never believed him): FIAT must give a clear industrial plan and respect it, in order to honor what it has received from the Italian governments during all these years. The Fornero labor reform must be redone, reseen, redefined, with opinions that go from bland judgement (Vendola), to the bland justification because of the emergency and the difficult moment faced by technicians (Tabacci).

Hot topic: couple rights and adoptions
For Puppato it is absurd that we even talk about it, since it should be enough to quote the third article of the Italian Constitution to guarantee equity of treatment (including marriage and adoption) to all couples, hetero and homosexual, without discrimination. Renzi says he is favorable to unmarried couples, promising to do in the first 100 days the "civil partnership", making people understand that proper civil gay marriage is impossible until the Constitution is changed.
Vendola favorable to gay marriage and adoptions. For Bersani the country must be more mature on the matter and look at the German model, while the most catholic of the five, Tabacci, stated that the politician must guarantee equal rights to all, hinting at a Yes for unmarried couples, even gay, but no to adoptions.

Francesco Lanza | @bedrosian

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