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sabato 24 novembre 2012

Le risposte di @NichiVendola alle 40 domande dei lettori



Nichi Vendola ha dato risposta alle 40 domande raccolte dai nostri lettori: dopo qualche giorno dalla pubblicazione delle domande, il Governatore della Regione Puglia ci ha inviato, attraverso il suo staff, le 40 risposte che potete leggere di seguito.

[Qui le 40 domande dei lettori]

40 domande a Nichi Vendola e le sue risposte

Ma procediamo con ordine.

Dopo la pubblicazione delle 50 domande per Matteo Renzi, il 18 Novembre abbiamo lanciato anche la raccolta delle domande per Nichi Vendola con un post su Facebook e gli hashtag #intervistatu #Vendola su Twitter. Anche in questo caso i quesiti non sono tardati ad arrivare: nel giro di pochissimi giorni siamo arrivati a quota 40, e il 21 Novembre le abbiamo pubblicate, sollecitando una risposta attraverso i nostri canali social, e in particolare su Twitter.

Il 21 Novembre stesso abbiamo inviato, su richiesta dello staff, le domande in forma scritta, con la speranza che almeno in questo caso i nostri lettori avrebbero ottenuto risposta.

E così è stato: ieri, dopo soli 2 giorni dalla pubblicazione delle domande, Nichi Vendola ha risposto punto per punto, chiarendo la sua posizione su temi come una ipotizzata alleanza con Casini, il fine vita, il conflitto d'interessi, i rifiuti, la cultura, la sanità e la scuola pubblica, e molti altri temi che toccano tutti noi da vicino, ogni giorno.

Potremmo distinguere, per comodità, tre grandi aree tematiche: sociale, economica ed amministrativa, per catalogare la tipologia di domande arrivate dai lettori.

Per quanto concerne gli aspetti relativi al sociale, Vendola conferma la sua posizione, specialmente quando si parla di diritti civili per le coppie di fatto, riguardo alle quali risponde:

"Sulla questione ancora irrisolta delle coppie di fatto, devono essere riconosciuti loro gli stessi diritti dei coniugi in materia di successioni, di diritto al lavoro, di disciplina fiscale e previdenza, perché la Corte costituzionale ha stabilito che hanno “diritto a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata”."

E prosegue con una replica riguardante le difficoltà di un'eventuale alleanza con Casini:

"Riguardo Casini non mi preoccupo. In primo luogo perché se ci sono io, lui non ci sarà. Diversamente da altri che lo inseguono in continuazione, io me ne sono fatto una ragione."

Passando invece agli aspetti relativi alla finanza, alla domanda riguardo alla sua posizione nei confronti delle banche e del mondo finanziario in generale replica:

"La mia relazione con la finanza sarà chiara: io sto dalla parte dell'economia reale, dei lavoratori, delle loro famiglie e delle imprese. Dobbiamo far tornare la finanza un'ancella, detronizzarla dal ruolo che ha assunto di guida dei destini economici dei paesi.
Dobbiamo tornare a separare chiaramente le banche di investimento, regolamentare in modo estremamente stringente gli strumenti finanziari consentiti, reprimere la speculazione anche attraverso una vera Tobin Tax. Se diventerò presidente del consiglio chiamerò economisti esperti di questa materia a collaborare con il governo per individuare le modalità della “repressione finanziaria” e una delle mie priorità sarà convincere Stati Uniti e Gran Bretagna che non possono sottrarsi a questo impegno: ne va della loro stessa economia. Infine credo che la riforma della BCE perché possa liberamente acquistare titoli di stato come la Fed americana sia decisiva: non possiamo lasciare che la speculazione decida lo “spread”, facendo schizzare il debito pubblico alle stelle. Alla signora Merkel, che si oppone a questa riforma, dirò che ha già avuto tutto quel che ha chiesto: ora è tempo per lei di cedere, anche perché senza di ciò l'eurozona rischia di deflagrare."

Infine, a proposito della scuola pubblica:

"In questi anni è andato in scena un cortocircuito: da un lato scuola pubblica e sanità sono state depresse e impoverite, dall'altro parte della politica (si pensi, in modo particolare, alla Gelmini) ha tentato di mercantilizzare e privatizzare quelli che sono due diritti fondamentali. 20 anni di berlusconismo hanno fatto sì che a salire in cattedra non fossero più gli insegnanti, ma i reality show, la loro volgarità, l'idea che il vero successo sia quello televisivo. E' drammatico vedere che nella classifica OCSE sui Paesi industrializzati, l'Italia sia penultima (al 31° posto) per spesa pubblica verso l'Istruzione (solo il 9%). Per questo occorre un intervento radicale per rimettere al centro l'importanza della scuola pubblica, ad esempio innalzando gradualmente l'obbligo d'istruzione fino ai 18 anni e introducendo il tempo pieno. Bisogna ripensare e migliorare l'edilizia scolastica, eliminando tutte quelle barriere architettoniche che impediscono un effettivo accesso universale al diritto allo studio e investendo nel rinnovo di strutture vecchie, pericolanti e inadeguate. Le risorse ci sono: basterebbe tagliare gli F35 e il Tav in Val di Susa. Non si tratterebbe di scelte ideologiche, ma di semplice buon senso: peccato che questo non sempre vada ad "alta velocità". Allo stesso tempo, è necessario un piano di immissione in ruolo dei precari, fino ad esaurimento delle graduatorie, è necessario anche un piano per gli asili nido, ed è urgente ripristinare la presenza di insegnanti di sostegno."

Naturalmente si tratta solamente di alcuni frammenti di un'intervista ben più lunga, alla cui lettura rimando attraverso lo Scribd all'inizio di questo post.

Quello che posso dire, a nome di tutti i lettori, è "Grazie". Grazie per aver ascoltato, ed aver trovato il tempo per rispondere. In un panorama politico in evoluzione come quello italiano, con il ruolo della Rete sempre più centrale nel dibattito pubblico, queste risposte rappresentano la dimostrazione che il dialogo può esistere, che la politica può essere partecipata in modo nuovo, e la presenza sui social non è solamente una moda del momento, ma un impegno. Un impegno vero.

Maria Petrescu | @sednonsatiata


Nichi Vendola's answers to our readers' 40 questions

Nichi Vendola has answered the 40 questions gathered from our readers: only a few days after the publication of the questions, the Governor of Region Puglia has sent us, through his staff, the 40 answers you can read below.

But let's take it one step at a time.

After publishing the 50 questions for Matteo Renzi, on November the 18th we launched the question collection for Nichi Vendola with a post on Facebook and the hashtags #intervistatu #Vendola on Twitter. In this case, as in Renzi's case, the participation has been important: in just a few days we reached 40 questions, and on November the 21st we published them, asking for an answer via our social channels, in particular Twitter.

On November the 21st we also sent the questions in written form, with the hope that at least this time our readers would get an answer.

And so it was: yesterday, after only two days since the publication of the questions, Nichi Vendola answered point by point, question by question, clearing his position on topics such as a hypothetical allegiance with Casini, end of life, conflict of interests, waste, culture, sanity and public education, and many other topics that influence our lives every day.

We can distinguish three areas of interest: social, economical and administrative, to catalogue the types of questions we got from our readers.

As for the matters regarding the social aspects, Vendola confirms his position, especially when talking about civil rights for couples, regarding which he says:

"On the yet unresolved matter of couples, they must be recognized the same rights as married couples regarding succession, the right to work, fiscal and previdence discipline, because the Constitutional Court has established that they have the right to a treatment that is the same as the one granted by law to married couples."

And goes on with a replica on the difficulties of an allegiance with Casini:

"I'm not worried about Casini. First of all because if I'm there, he won't be. Unlike others who constantly chase him, I've understood it's not for me."

Talking about the financial markets, he says:

"My relationship with finance will be clear: I'm siding with real economy, workers, their families and enterprises. We must make finance return to being a servant, take her down from the role of guide of the economical destiny of countries.
We must separate clearly the investment banks, introduce rigid rules as for allowed financial tools, repress speculation thanks to a proper Tobin Tax. If I will become Prime Minister, I will call economists who are experts on the matter to collaborate with the government in order to find the ways of "financial repression" and one of my priorities will be convincing the USA and GB that they can't hold back from this mission: their own economies are at risk as well. Finally I belive that a reform of the Central European Bank so that it can buy state titles like the American FED does will be vital. We can't let speculation decide the spread, making public debt skyrocket. To Mrs. Merkel, who has been opposing this reform, I'll say that she already had everything she asked for. Now it's time to back off, because otherwise the eurozone risks to explode.


Of course, these are only fragments of an interview that is much longer, and you can find it in the Scribd above.

What I can say, and I believe I speak in the name of all of our readers, is thank you. Thank you for listening, for finding the time to answer. In a political scenario in continuous evolution as the Italian one, with the Web having a more central role every day, these answers represent the demonstration that dialogue can exist, that politics can be participated in a new way, and the presence on social media isn't just a fashion of the moment, but a committment. A true commitment.

Maria Petrescu | @sednonsatiata

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