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lunedì 14 gennaio 2013

Comunicare con le immagini: l'antico torna di moda



Di questi tempi ci piace pensare che tutto ciò che stiamo facendo sia innovativo. Che ciò che stiamo facendo non è mai stato fatto prima, e che nessuno ci abbia mai pensato. Questo è senza dubbio quel che sentiamo quando entrano in scena nuove piattaforme social come Pinterest. L'idea di usare immagini per interagire con altre persone?

In effetti, comunicare con le immagini piuttosto che con le parole è diventato un grande trend nel mondo online. Pinterest è solamente un esempio, ma vengono in mente anche Instagram e le infografiche. Google Plus è sempre sembrato più image-friendly, e Facebook tenta costantemente di rendere la propria interfaccia più visually friendly (o almeno, questo è quel che penso stiano cercando di fare).

In tutto questo ci diamo delle grandi pacche sulle spalle, pensando che nessuno abbia mai pensato di usare le immagini in questo modo. Purtroppo ci sbagliamo di diversi millenni. I nostri antenati non solo comunicavano visivamente, ma lasciavano persino i loro messaggi sui muri. D'accordo, erano muri di caverne invece che bacheche di Facebook, ma valeva la stessa logica generale. I nostri antenati volevano registrare le loro storie - che fosse una grande caccia, una guerra, o l'incontro con una tigre feroce. Usavano le immagini per registrare questi eventi, e come risultato, possiamo ancora comprenderli fino a un certo punto, nonostante vediamo i loro disegni da un mondo molto lontano da quello in cui loro vivevano.

Ciò a cui dobbiamo pensare è quanto sempreverdi e comprensibili siano le nostre immagini. Se continueremo a dipendere su contenuti visivi per condividere i nostri messaggi di marketing, come possiamo essere sicuri che saranno altrettanto facili da capire e altrettanto memorabili come le pitture rupestri dei nostri antenati? Ci sono alcuni elementi in quelle pitture da cui penso possiamo imparare man mano che andiamo avanti.

Riferimenti universali - quando guardi le pitture rupestri, anche se non si conosce ogni singolo specifico dettaglio rappresentato, generalmente si riesce a rimettere insieme la storia. Si capisce che le figure armate sono cacciatori o guerrieri. Si capisce quali sono gli animali rappresentati. Usando immagini per i contenuti di marketing, bisogna usare riferimenti universali affinché le persone capiscano qual è il punto. La stessa cosa vale, chiaramente, anche per le parole scritte. Se le persone non capiscono da dove vieni, le perdi.

Racconta una storia - che cosa ci piace di quelle antiche pitture rupestri? Ci viene raccontata una storia, ed è una che troviamo tanto coinvolgente quanto è probabile che lo fosse per le persone che l'hanno disegnata. Anche se si tratta di una sola scena, ci viene concesso uno scorcio sufficiente da essere in grado di riempire i buchi con dettagli e creare una storia noi stessi. Le vostre immagini lavorano insieme per raccontare una storia riguardante la vostra azienda o il vostro prodotto, o si tratta semplicemente di immagini selezionate perché le considerate interessanti?

Avere un senso - non usare piattaforme visive solo perché ora sono popolari. Se le immagini non sono utili nel promuovere la vostra azienda, non cercate di forzare la mano. Sebbene non possiamo darlo per certo, immaginiamo che i nostri antenati disegnavano per registrare eventi importanti delle loro vite e per i posteri. C'è un motivo per usare immagini nei vostri contenuti di marketing? I vostri contenuti visivi hanno un senso, aiutano a diffondere il vostro messaggio?

Usare le immagini per esprimere qualcosa non è nuovo. Gli esseri umani lo fanno da millenni. Sebbene le piattaforme siano nuove, i fondamentali dell'usare il contenuto visivo per comunicare non sono veramente cambiati dai giorni dei pittori di caverne. Racconta una storia interessante, rendila facile da comprendere, e abbi un motivo per il tutto. Il vostro contenuto visivo riesce a rispondere a questi punti? Se la risposta non è un "Sì" convinto ed immediato, forse è arrivato il momento per rivalutare il vostro approccio!

Marjorie Clayman | @margieclayman


Talking With Pictures – The Old is New Again

These days, we like to think that everything we are doing is innovative. What we are doing has never been done before, and in fact it has never even been thought of. That certainly is how we feel when new social media platforms like Pinterest come on to the scene. The idea of using pictures to engage with other people?

In fact, communicating with images rather than words has really caught fire in the online world. Pinterest is just one example, but Instagram and infographics also come to mind. Google Plus has always seemed more image-friendly, and Facebook continually tries to make its interface more visually friendly (at least I think that’s what they’re trying to do).

Through all of this, we are patting ourselves on the back, thinking that no one has ever thought of using images in this way. Sadly, we are several millennia off. Our ancestors not only communicated visually, but they even left their messages on walls. OK, they were cave walls instead of Facebook walls, but the same general logic applied. Our ancient ancestors wanted to record their stories – whether it was a great hunt, a big war, or an encounter with a fierce tiger. They used imagery to record these events, and as a result, we can still understand them to some degree, even though we are coming to their drawings from a world far removed from that in which they lived.

What we must think about is how evergreen and understandable our own imagery is. If we are going to continue to depend on visual content to share our marketing messages, how can we be sure that those messages will be as easy to understand and as memorable as our ancestors’ cave drawings? There are a few elements in those cave drawings that I think we could learn from as we proceed.

Universal references – When you look at the cave drawings, even though you may not know every specific detail that is being represented, you can generally piece the story together. You understand that figures with weapons are hunters or warriors. You understand the animals shown. In using images for your marketing content, you need to use similarly universal touch points in order for people to understand your point. The same is true, of course, regarding the written word. If people don’t understand where you’re coming from, you’ll lose them.

Tell a story – What do we like about those ancient cave drawings? We are told a story, and it’s one that we find just as engaging as it likely was to the people who painted it. Even if it’s just one scene, we are given enough of a glimpse to be able to fill in the details and create the story ourselves. Are your images working together to tell the story of your company or your product, or are they just randomly selected images you find interesting?

Have a point – Don’t use visual platforms just because they’re popular right now. If images aren’t useful in promoting your company, don’t try to force it. While we can’t know for sure, we guess that our ancestors made cave drawings to record important events in their lives and for posterity. Is there a reason to use images in your marketing content? Will your visual content make sense and help you spread your message?

Using imagery to make points is nothing new. Humans have been doing it for ages. Even though the platforms are new, the fundamentals of using visual content to communicate have not really changed since the days of the cave painters. Tell a compelling story, make it easy to understand, and have a reason for all of it. Does your visual content accomplish all of that for you? If you can’t answer “yes” immediately, it’s time to reevaluate your approach!

Marjorie Clayman | @margieclayman

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