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lunedì 7 gennaio 2013
Evoluzione senza un piano
Le brave persone di Intervistato mi hanno invitato a scrivere ancora per un altro anno (sono davvero delle brave persone! Pazze, ma brave persone!). Con l'anno che si snoda davanti a me, ho deciso che potrebbe essere interessante lavorare insieme a una serie.
Si tratta di qualcosa su cui ho lavorato per un breve periodo sul mio blog lo scorso anno, ma poi sono successe altre cose ed ho perso traccia dell'idea. Il concetto si chiama "Lezioni di storia per il social media manager", e - come probabilmente avrete già indovinato -, l'idea è di analizzare diverse persone o fatti storici e cercare di trarne lezioni che possono aiutarci nel mondo online, digitale.
Sebbene non abbia intenzione di seguire un ordine cronologico, ho pensato che sarebbe adatto iniziare dal principio, che a mio avviso è il processo dell'evoluzione. Se ci pensi, l'evoluzione è un processo abbastanza disorganizzato. E' alimentato dalla necessità. Una creatura esaurisce il cibo quindi evolve per poter avere accesso a nuovi tipi di cibo. Diversi predatori entrano in scena quindi si evolve per non essere mangiati tanto spesso. Non c'è veramente un piano in questi cambiamenti. E' una cosa dell'ultimo minuto (per quanto riguarda la natura). Una creatura non evolve con un obiettivo specifico in mente, anche se il risultato finale è diventare il top della catena alimentare, come è successo nel caso degli esseri umani.
La cosa strana riguardo ai social media manager è che sembra che non si siano evoluti nel modo in cui evolvono. Invece di mappare con cura i cambiamenti o i miglioramenti, questa specie di marketer si sposta da piattaforma a piattaforma, seguendo le masse. Un po' come un predatore che segue randomicamente gli animali più deboli in qualsiasi posto essi vadano. Quando Twitter divenne un punto di riferimento, ecco che i social media manager erano lì. Poi Facebook divenne un punto di riferimento, quindi sono migrati in massa dichiarando che Twitter era "tanto Giurassico". Da Facebook si sono spostati a Google+, notando che Facebook aveva semplicemente troppi problemi di privacy. Google+ è stato rapidamente rimpiazzato da Pinterest.
In ogni caso, il social media manager che si sposta alla "nuova piattafoma" proclama che questa è la vera risposta a tutti i problemi di marketing. Qui è dove tutti dovrebbero stare. Quelle altre piattaforme sono come i nostri antenati preistorici. Non ci piace pensare che i nostri antenati una volta pendevano dagli alberi, giusto? Al social media manager non piace pensare al fatto che aveva osannato i benefiti di un'altra piattaforma soli 6 mesi prima.
In verità, questo è lontano dall'essere il modo più produttivo per evolvere nel mondo social media di oggi. Se siete davvero interessati a continuare a sviluppare la vostra presenza online oppure il social media marketing, il processo dovrebbe essere meno casuale. Dovreste fare una strategia. Seguire quelle persone sulla nuova piattaforma sarà utile nel lungo termine oppure è solo l'ultimo oggetto scintillante? E' la nuova piattaforma realmente migliore di quella usata attualmente o c'è solo un sacco di hype perché è nuova?
Non c'è alcun motivo per lasciare che le orde guidino la vostra strada all'evoluzione nel mondo digitale. Pensate analiticamente. Pensate strategicamente. Mantenete la concentrazione sugli obiettivo e determinate se ciascuna piattaforma e quello che offre vi aiuterà davvero a raggiungere quegli obiettivi. La curva dell'apprendimento ne gioverà o il vostro tempo è speso in maniera più proficua continuando a sviluppare o evolvere la vostra attuale posizione?
E' arrivato il momento per far evolvere il modo in cui evolviamo nel mondo online. Seguire l'oggetto scintillante non è la miglior soluzione da adottare, anche se potrebbe essere la soluzione più popolare. L'evoluzione è qualcosa che possiamo controllare ora, almeno nel mondo digitale. Prendiamo le redini e controlliamo la nostra presenza online come gli esseri pienamente evoluti che siamo!
Marjorie Clayman | @margieclayman
Evolution Without A Plan
The good people here at Intervistato have invited me to write for them for another year (they sure are good people! Crazy, but good!). With the year spanning out ahead of me, I decided it might be cool for us to work on a series together. This is actually something I worked on briefly on my own blog last year, but then other things came along and I lost track of the idea. The concept is called History Lessons for the Social Media Practitioner, and as you might guess, the idea is that we look at different people or events throughout history and try to garner lessons that can help us in this online, digital world.
While I won’t be going in any particular chronological order, I did think it would be fitting to start from pretty much the beginning, which in my opinion is the whole process of evolution. When you think about it, evolution is a fairly disorganized process. It’s spurred on by necessity. A creature runs out of food so it evolves in order to access new kinds of food. Different predators come onto the scene so creatures evolve so as not to get eaten as often. There is no real plan to these changes. It’s last minute (so far as nature may be concerned). A creature does not evolve with any one specific objective in mind, even if the end result is that they become the top of the food chain, as humans did.
The strange thing about social media practitioners is that it seems they haven’t evolved in the way they evolve. Instead of carefully mapping out changes or improvements, this breed of marketer moves from platform to platform, following the masses. Kind of like how a predator would randomly follow weaker animals wherever they might go. When Twitter became hot, that’s where the social media practitioners were. Then Facebook got hot, so they migrated over there and declared that Twitter was “so Jurassic.” From Facebook they moved on to Google Plus and noted that Facebook just had too many privacy issues. Google Plus was quickly replaced by Pinterest.
In each case, the social media practitioner who moves to the next “next big thing” proclaims that this is the real answer to all marketing problems. This, right here, is where everyone needs to be. Those other platforms are like our prehistoric ancestors. We don’t really like to think that our ancestors once hung from trees, right? The social media practitioner doesn’t like to think about the fact that they evangelized the benefits of another platform six months ago.
In truth, this is far from the most productive way to “evolve” in today’s social media world. If you are truly interested in continuing to develop your social media presence or your social media marketing, the process should be less haphazard. You should strategize. Will following those folks over to the platform really help you in the long run or is it just the latest shiny object? Is the new platform really better than what you are currently using or is there just a lot of hype because it’s new?
There is no reason to let the herds of wildabeasts guide your path to evolution in the digital world. Think analytically. Think strategically. Maintain a focus on what your objectives are and determine whether each platform and what it offers will truly help you meet those objectives. Will the learning curve be worth it or is your time better spent continuing to develop (or evolve) where you are?
It’s time to evolve how we evolve in the online world. Following the shiny object is not the best way to go, even though it might be the most popular way to go. Evolution is now something you can control, at least in the digital world. Grab the reigns and control your social media presence like the fully evolved being you are!
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