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martedì 30 agosto 2011

Intervistato.com | Gianluca Diegoli @gluca



Gianluca Diegoli ci ha spiegato che cos'è l'unmarketing, quali sono gli errori più comuni che le aziende compiono e le strategie di utilizzo dei nuovi strumenti per aumentare la produttività dei dipendenti.


Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianluca Diegoli, esperto di marketing e autore del famoso blog [mini]marketing.it.

Siamo partiti naturalmente dalla definizione di social commerce, che Gianluca vede come il rientrare delle classiche relazioni all'interno di un commercio elettronico che negli anni passati era stato eccessivamente modellato sulla base di un concetto di self service. Come se l'aspetto umano empatico, di relazioni tra persone per cui l'acquisto rappresenta un forte fattore di socializzazione, nel commercio online dovesse essere accantonato. Social commerce come dinamiche aggregative, dunque, che esistono già nel commercio tradizionale, ma che mancavano nella prima fase dell'ecommerce. [video]

Il commercio in Italia avrebbe dunque molto da imparare dal modello anglosassone, soprattutto dal punto di vista del customer care, fondamentale se si pensa che il cliente attuale è fortemente connesso.
Il social CRM dovrebbe avere alla base una forte cultura aziendale a prescindere dallo strumento utilizzato per implementarlo. Chiaramente la sfida è quella di coinvolgere a tal punto i propri clienti da far sì che si supportino gli uni con gli altri, abbattendo di fatto i costi a carico dell'azienda. [video]

Progetti di crowdsourcing come IdeaStorm e MyStarbucksIdea sono utili per dare direzione alla partecipazione e alla conversazione che si sviluppa intorno all'azienda. Secondo Gianluca, sebbene la media delle idee dei clienti possa essere considerata generalmente pessima, tra le migliaia che vengono inviate ce ne saranno sicuramente alcune a cui nessuno dentro l'azienda avrà pensato. [video]

Gianluca ci ha spiegato più in dettaglio che cos'è l'unmarketing, che consiste nel togliere al marketing ciò che è o è diventato superfluo: si tratta di quelle attività che sono sempre state svolte, ma che ormai di fatto non funzionano più e fanno ricadere dentro la frattura che si è formata tra le aziende e i consumatori moderni, tendenzialmente proattivi. [video]

Non ho potuto non chiedere a Gianluca quale fosse la sua idea di e-commerce di domani, che a suo avviso sarà basato su tre pilastri: arte/creatività per dare una personalità ben distinta allo store; scienza, ovvero l'accantonamento dell'ecommerce basato sul guesswork in favore di procedure basate sull'osservazione degli utenti e dei numeri; socialità, che consiste nel portare online tutte quelle funzioni di socializzazione che influenzano e favoriscono già il processo di acquisto offline. [video]

Gianluca ci ha anche dato qualche anticipazione sul suo libro, che uscirà quest'autunno: un manuale pensato per gli imprenditori che vogliono integrare l'ecommerce tra i propri canali di vendita, condensato in 150 pagine di cui "il 90% di buon senso e buone pratiche e il 10% di minimarketing". [video]

Abbiamo naturalmente parlato anche di social network aziendali, delle possibili funzioni di un Chief Digital Officer, della misurazione del ROI, della comunicazione tra divisioni e della degerarchizzazione delle aziende.

Rimando alla visione dell'intervista integrale, contenente molte più informazioni e approfondimenti rispetto a questa breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu

Photo credit: Enrico Sola



Intervistato.com | Gianluca Diegoli

A few days ago we had the pleasure of interviewing Gianluca Diegoli, marketing expert and author of the famous blog [mini]marketing.it.

We started from the definition of social commerce, that Gianluca sees as the reintegration of classical relationships inside an electronic commerce that during the last years has been excessively modeled on the concept of self service. As if the human empatic aspect, made of relationships between people for which buying represents a strong socializing factor, in online commerce had to be put aside. Social commerce as aggregation dynamics, which already exist in traditional commerce, but that were lacking during the first phase of ecommerce. [video]

Italian commerce has a lot to learn from the Anglosaxon model, especially from a customer care point of view, which is critical if you think that clients are strongly connected.
Social CRM should have its roots in a strong company culture, regardless of the tools used to implement it. Clearly the challenge is to involve clients at the point of making them support each other, cutting down costs. [video]

Crowdsourcing projects like IdeaStorm and MyStarbucksIdea are useful to give a direction to participation and the conversation that starts growing around the company. In Gianluca's opinion, even though the average of clients' ideas is generally bad, among the thousands that were sent, there will surely be a few that nobody inside the company would have thought about. [video]

Gianluca has also explained what unmarketing is: eliminating from marketing whatever is or has become superfluous, those activities that have always been done but that don't really work anymore and fall inside the fracture between companies and modern, proactive clients[video]

I had to ask Gianluca what his idea for tomorrow's ecommerce is, and he thinks it will be based on three pillars: art/creativity to give a distinct personality to the store; science, giving up guesswork based decisions in favor of observations and measurements; social, bringing online all those socializing functions that influence and promote offline purchase. [video]

Gianluca has also given us a few anticipations about his book, which will be published this autumn: a manual written for the entrepreneurs that want to integrate ecommerce among their sales channels, condensed in 150 pages of which "90% common sense and good practices and 10% minimarketing". [video]

We also talked about internal social networks, the possible functions of a Chief Digital Officer, ROI measurement, communication among divisions and company "dehierarchization".

I invite everyone to watch the full interview, much richer in information and insights than this brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

Photo credit: TagliaBlog

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