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Berlusconi: "Presidente della Convenzione? Solo una battuta". Come quando prometteva un milione di posti di lavoro ed il rimborso dell'IMU.
— Il Triste Mietitore (@TristeMietitore) 08 maggio 2013
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martedì 16 aprile 2013
L'ipocrisia italica, @LauraBoldrini e la naturista
Da giorni, oramai, gira sul web la foto di una donna (una naturista, probabilmente) completamente nuda su una spiaggia di Formentera (dove, in alcuni posti, è permesso il naturismo). La donna in questione è associata alla Presidente della Camera, Laura Boldrini. E sotto questa foto (riproposta da diverse pagine facebook) ci sono migliaia di commenti, alcuni sdegnati, alcuni volgari ed alcuni contenenti addirittura proposte sessuali.
Ora, io non mi scandalizzo affatto per la foto, sia chiaro. Anzi, penso che certi tabù sulla nudità vadano finalmente oltrepassati. Ed anche si fosse trattata di una foto vera, non ci avrei avuto alcun problema perché il naturismo, dov'è permesso, non è certo un reato e per il sottoscritto non è affatto un comportamento riprovevole, anzi.
Ma questo non c'entra con l'argomento. La Boldrini può benissimo non piacere e non è mica un reato non sopportarla. Il punto è che, dalla sua elezione, Laura è bersagliata da un mare di maldicenze, meschinità e schifezze tali da farmi convincere che in questo Paese non siamo ancora abituati all'idea di una donna al potere colta, preparata, riservata e, perché no, anche affascinante.
Perché, inutile negarlo, quest'ultimo ventennio berlusconiano ha inculcato nella mente degli italiani l'immagine di una donna-oggetto stupida, incolta, volgare e sguaiata. Una donna al servizio dei voleri dell'uomo. Una donna mai indipendente intellettualmente ed economicamente dal sistema maschilista che ingabbia il nostro Paese. Ed allora, innanzi ad una donna rispettabile come Laura, si rimane spiazzati. Ed ecco spiegate le accuse su di una sua presunta «esterofilia» e i giudizi infondati e sommari sul «buonismo» pro-immigrati, sulla cura dell'aspetto e del vestiario giudicati ridicolmente «eccessivi per una donna di sinistra». In un altro Paese, una donna che per 25 anni ha lavorato per l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati, sarebbe una figura stimata e valorizzata. Non denigrata per aver dedicato la propria vita ai più deboli.
Ma si sa, questo è un Paese dalla doppia morale: libertino e moderno in privato, moralista e bigotto sulla scena pubblica. Dove l'ipocrisia permette a personaggi come Berlusconi, Fini e Casini di parlare di «famiglia tradizionale» (proprio loro, che hanno creato 2-3 famiglie diverse); dove i matrimoni e le adozioni gay non sono riconosciuti e osteggiati perché «non garantirebbero la serenità dei bambini», mentre le famiglie «tradizionali» sono falcidiate da violenze di ogni genere che vedono sempre più come vittime le donne e i figlioletti.
Questo Paese si prende il lusso di criticare una falsa foto con la neo Presidente della Camera nuda perché «inadatta» a ricoprire quel ruolo. Ipocrisia becera allo stato puro.
Sono sempre più convinto che questo sia un Paese da rifondare. Per ora, persone come Laura (a cui va la mia solidarietà) non ce le meritiamo.
Fabio Nacchio | @NorthernStar88
The Italian hypocrisy, Laura Boldrini and the naturist
For a few days now, the photo of a woman has been seen online (a naturist, probably), completely naked on a Formentera beach (where, in some places, naturism is allowed). The woman has been associated to the President of the Chamber, Laura Boldrini. And under this photo (published by several Facebook pages) there are thousands of comments, some of which outraged, some vulgar and some even containing sexual proposals.
Now, I'm not scandalized for the picture, let it be clear. I actually think that certain taboos about nudity are to be finally overcome. And even if it were a true picture, I wouldn't have had any problems because naturism, where it is allowed, isn0t a crime and for me it isn't something to be ashamed of.
But this has nothing to do with the point. Boldrini isn't liked and it's not a crime to not like her. The point is that, after her election, Laura has been the target of an incredible number of gossip, evil talk, low japes and such amenities that I am convinced that this country we're not used to the idea of a powerful woman who is prepared, reserved, and why not, even fascinating.
Because, it is useless to deny it, this last Berlusconian twenty years has put in the minds of Italians the image of an object woman who is stupid, vulgar and without class. A woman at the service of the man's will. A woman who is never intellectually and economically independent from a manled system that holds our country back. So in front of a woman as respectable as Laura, they are baffled. And that's the explanation for the accusations of her supposed love for other countries, and the simpleminded judgements on her pro-immigrant cause, the care she takes in her clothing and the way she looks, which are "ridiculously excessive for a left wing woman". In another country, a woman who has worked for 25 yeras at the UN for refugees, would be an esteemed and valued figure. Not denigrated because she dedicated her life to the weak.
But as we know, this is a country with a double morale: libertine and modern in private, moralist and conservative in public. Where hypocrisy allows people like Berlusconi, Fini and Casini to talk about "traditional family" (them, who have created 2-3 different families); where gay marriage and adoption aren't recognized and are fought because "they don't guarantee the serenity of children", while "traditional" families are ravaged by violences of every kind that more and more often see women and children as the victims.
This country allows itself the luxury of criticizing a false picture of the new President of the Chamber naked because she is "inapt" to cover that role. Plain hypocrisy.
I'm more and more convinced that this country must be refunded. For now, we don't even deserve people like Laura.
Fabio Nacchio | @NorthernStar88
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martedì 5 febbraio 2013
Opinione sulle opinioni
Che cosa vuol dire avere un'opinione? Non vuol dire niente se l'opinione non ci appartiene. Inizio questo post proponendovi già la conclusione dei miei pensieri. Però questa è solo la mia opinione.
Leggiamo i giornali, ascoltiamo in televisione tanti politici, giornalisti, personaggi famosi, vip con le tette finte che hanno opinioni su tutto, su come mangiare, su come vestirsi, su cosa pensare di una persona o dell'altra, su cosa è giusto fare o come sia corretto rispondere in una certa situazione. Insomma su tutto quello che è legato alla nostra esistenza. E così le nostre opinioni sono uno specchio dei punti di vista altrui.
Ci sono perfino i commercialisti che invece di occuparsi del tuo bilancio passano il tempo a scrivere trattati di filosofia riguardanti l'amicizia fra uomo e donna. Che poi si inseriscono nella politica propagandando l'idea che il futuro di una città stia nella creazione di un polo di lusso. E la gente li vota, perché loro hanno tutto sommato un'opinione.
Dobbiamo cambiare prospettiva, il modo di vedere le cose creando un parere che ci appartenga veramente, basato sulla nostra conoscenza. La domanda è: siamo noi che scegliamo, secondo le nostre convinzioni oppure ci lasciamo abbindolare da quello che ci viene dato già pronto?
Su cosa effettivamente si basano le nostre scelte? Dopo tutti questi anni siamo nella stessa situazione di crisi, di scontentezza e pessimismo, eppure continuiamo a non avere una opinione.
Tante persone non vogliono più pensare, analizzare e sopratutto prendersi la responsabilità di una scelta individuale, mettendo la firma su una scelta basata sulle idee che ci vengono trasmesse dagli altri e non secondo la loro analisi. Lasciano tutto nelle mani di quelli avidi di potere, che il potere se lo prendono, mica lo guadagnano.
Negli ultimi anni si è visto un disinteresse generale, un disaffezione per la politica, mi sembra che la gente prende tutto con leggerezza lasciandosi irretire dalle parole di chi grida di più.
Siamo più attirati dalla frivolezza, dal pettegolezzo, dagli show televisivi dove regnano gli insulti, perché tutto quello che stupisce in maniera negativa e che fa scalpore ci fa indignare: così sprechiamo il nostro tempo pensando a cose futili. Perché quando siamo stupiti ed adirati possiamo esprimere una nostra opinione. E' cosi semplice e non c'è neanche bisogno di fare uno studio concreto, di informarsi per poter capire con la propria logica quello che sta succedendo. Conta tanto il trend, siamo anche un po' snob ed abbiamo paura di quello che potrebbero dire gli altri se pensassimo o agissimo in maniera differente.
Dobbiamo capire che nulla tornerà come una volta e che ora più che mai dobbiamo aprire il cuore e la mente ai cambiamenti culturali, a quello che è diverso, dobbiamo imparare ad ascoltare, analizzare e farsi delle domande. E da qui iniziare a dare delle risposte che ci appartengano veramente e non imposte da opinioni altrui.
Mi viene in mente un vecchio koan japponese che parla di un professore universitario che si recò un giorno da un maestro zen e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. Ed incominciò a versare il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare.
Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture, perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.
Siamo in un periodo di transizione. Credo che sia arrivato il momento di buttar via le vecchie credenze, anche quella che è sempre la colpa dei politici corrotti. Lasciar stare i rimpianti, i rancori e chiedersi che cosa possiamo fare nel nostro piccolo per portare un cambiamento.
Io dico, iniziamo dall'avere una nostra opinione. Partiamo da un concetto di filosofia nietzschiana, pensando ad un mondo fondato sull'esistenza dell’eterno ritorno. Pensare che un domani tutto si ripeterà, che potremmo rivivere infinite volte quello che abbiamo già vissuto nel passato. E tutto quello che apparentemente ora ci sembra leggero potrà avere un peso significativo sul futuro.
Che tutto ciò che non abbiamo approfondito e studiato, le nostre indecisioni e le nostre posizioni potranno diventare un peso insopportabile.
Per questo bisogna esserci ora, cogliere l'occasione per poter capire, analizzare e farsi una propria opinione.
Daniela Butcu | @danib1977
Opinion about opinions
What does it mean to have an opinion? It doesn't mean anything if that opinion doesn't belong to us. I'm starting this post by giving your the conclusion of my thoughts. But that's just my opinion.
We read newspapers, we watch TV and listen to many politicians, journalists, VIPs and famous people with fake tits who have opinions about everything, about how to eat, how to dress, what to think about one person or the other, on what's right to do or how it would be right to answer in a certain situation. On everything that is related to our existence. And so our opinions are nothing but the mirror of somebody else's point of view.
There are even accountants who instead of taking care of your balance, spend time writing philosophy treaties about friendship between man and woman. Who then go into politics and spread the idea that the future of a city is in the creation of a luxury area. And people vote them, because after all they have an opinion.
We need to change perspective, the way of seeing things by creating an opinion that is truly ours, based on our own knowledge. The question is: is it us who choose, based on our convictions, or do we let ourselves fooled by what is given to us already chewed? What do we really base our choices upon? After all these years we're in the same situation of crisis, unhappiness and pessimism, and yet we continue to not have our own opinion.
Many people don't want to think, analyze and take responsibility for their individual choices, by putting the signature on a choice based on ideas that are given to us by others and that are not the result of their own analysis. They leave everything in the hands of the greedy of power, the ones that take the power for themselves and don't do anything to earn it.
During the last few years we've seen a general disinterest, a lack of affection for politics, I feel like people take everything lightly by letting themselves fascinated by the words of whoever shouts the loudest.
We're more and more attracted by gossip, by tv shows covered in insults, because whatever amazes us in a negative way makes us angry: so we waste our time thinking of useless things. Because when we're stunned and angry we can express our opinion. It's that easy, no need for studies in order to understand what's going on. The trend matters, we're a little bit snobs, and we're afraid of what others might say if we think or act differently.
We really need to understand that nothing's going to go back to how it was, and now more than ever we must open our hearts and minds and be less suspicious about cultural change, to what's different, and learn to listen, analyze and ask questions. And from here start to give answers that truly belong to us and are not imposed by others' opinions.
Daniela Butcu | @danib1977
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