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sabato 24 settembre 2011

Intervistato.com | Giulia Innocenzi @giuliainnocenzi




Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice di Generazione Zero, lo spazio dedicato ai giovani nella trasmissione di Michele Santoro, Annozero.

Giulia ha parlato del suo interesse per la politica, che costituisce la sua passione principale a dispetto dell'antipolitica dilagante. A suo avviso, tuttavia, si tratta di antipartitismo e antipartitocrazia, reazioni comprensibili alle idiosincrasie dei partiti che hanno allontanato progressivamente i cittadini dalla vita politica. [video]

Secondo Giulia all'estero la politica non sarebbe così ingombrante come in Italia. I telegiornali italiani dedicano il 30% del loro spazio a notizie sulla politica interna, mentre i francesi solo il 15%. Persino i criteri di impaginazione dei giornali sono profondamente diversi, spingendo il lettore italiano a trascurare sistematicamente le sezioni Esteri ed Economia, considerate invece le più rilevanti in altri paesi. [video]

I partiti sono visti come strumenti novecenteschi, anacronistici, che non reggono da una parte la caduta delle ideologie e dall'altra le crescenti necessità democratiche dei cittadini. Con il suo dottorato di ricerca Giulia vorrebbe trovare quegli strumenti che attraverso Internet possano aiutare a superare i partiti, portando i cittadini a una partecipazione maggiore e più efficace alla vita pubblica. [video]

Abbiamo parlato anche della realtà interna dei partiti: all'articolo 49 la Costituzione Italiana delega ai partiti politici la partecipazione alle elezioni in modo democratico, ma non c'è una legge che ne regoli la vita interna, un paradosso gravissimo che ha portato nel corso degli anni a oligarchie, potentati, gerarchie ed elitismo che mal si conciliano con quello che dovrebbe essere il loro mandato. [video]

I social media, utilizzati con successo in vari paesi nordafricani per rovesciare i loro regimi dittatoriali, potrebbero quindi essere il mezzo per rovesciare le oligarchie, le lobby di potere, chiunque controlli le democrazia attraverso il denaro, per arrivare infine a una democrazia diffusa, deliberativa. Ci sono numerose modalità di partecipazione attiva, per esempio le consultazioni dirette rispetto a temi molto controversi, su cui i cittadini possono prendere una decisione dopo aver sentito l'opinione di tutte le parti coinvolte. [video]

Giulia ha inoltre espresso la sua opinione rispetto alle leggi Levi, Porcellum e Mattarellum e ai nuovi modi di fare politica, svincolata da partiti e da luoghi fisici e basata su una rete che possa unire le forze positive che già ora lavorano ogni giorno per migliorare la società. [video]

In chiusura Giulia Innocenzi ci ha parlato del suo libro denuncia sui partiti politici in Italia, intitolato "Meglio fottere che farsi comandare da questi", edito da Editori Riuniti: un romanzo che ripercorre dall'interno le dinamiche e le contraddizioni dei partiti attraverso la voce di quattro ragazzi che scelgono di entrarvi. [video]

Naturalmente le vostre domande hanno avuto ampie risposte, dunque invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di dettagli e informazioni rispetto a questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu


Intervistato.com | Giulia Innocenzi

A few days ago we had the pleasure of interviewing Giulia Innocenzi, journalist and conductor of Generazione Zero, the space dedicated to young people in Michele Santoro's show, Annozero.

Giulia has talked about her interest for politics, which is her main passion in spite of the spreading anti-politics. In her opinion, however, the issue are anti-parties and anti-partitocracy, understandable reactions to the idiosyncrasies of parties which have progressively estranged citizens from the political life. [video]

In Giulia's opinion politics isn't as bulky in other countries as it is in Italy. Italian television news dedicate 30% of their time to internal politics news, while the French only dedicate 15%. Even newspaper layout criteria are different, making the Italian reader sistematically overlook the Foreign news section and the Economy section, which considered the most important in other countries. [video]

Parties are seen as anachronistic, 20th century tools which no longer hold the fall of ideologies on the one hand and the increasing democratic needs of citizens on the other. With her doctorate in research Giulia would like to find the tools that through Internet could help go beyond parties, bringing citizens to a more efficient and greater participation to the public life. [video]

We also talked about the internal life of parties: the Italian Constitution, at the 49th article delegates to political parties the participation to elections in a democratic fashion, but there's no law that regulates their internal life, a serious paradox  that has lead, during the years, to oligarchies, potentates, hierarchies and elitism that doesn't quite fit with what is supposed to be their mandate. [video]

Social media, used with success in various North African countries to overthrow their dictatorships, might be the tool to overthrow oligarchies, lobbies and whoever controls democracy through money, with the goal of arriving to a widespread, deliberative democracy. There are numerous ways of active participation, for example direct consultancies on topics that are very controversial, on which citizens can take a decision after hearing the opinion of everyone involved. [video]

Giulia has expressed her opinion about the laws Levi, Porcellum and Mattarellum and new ways of doing politics, released from parties and physical places and based on a network that is capable of bringing together the positive forces that already are working every day to make our society better. [video]

Last but not least, Giulia Innocenzi talked about her book on political parties in Italy, called "Meglio fottere che farsi comandare da questi", published by Editori Riuniti: a novel that traces the dynamics and the contraddictions of parties from the inside through the voice of four young people who decide to be a part of them. [video]

Of course your questions have been answered, so I invite everyone to watch the full interview, much richer and more informative than my brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

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