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mercoledì 23 maggio 2012

Intervistato.com | Mauro Casciari @maurocasciari #ijf12



Per il decimo incontro della serie Intervistato Journalism Festival abbiamo avuto il piacere di intervistare Mauro Casciari, reporter per Le Iene.


Casciari ha subito sottolineato “non sono un giornalista, ma un reporter“. La spiegazione secondo Casciari sta nel fatto che per essere giornalista professionista ci vogliono comunque dei requisiti minimi sul piano dei titoli, mentre lui non si sente nemmeno semplice intrattenitore. “Sono uno che fa dei servizi, quindi mi sono definito reporter, io non ho seguito l’iter da giornalista e nemmeno lo voglio essere, così potrò fare la pubblicità quando sarò molto famoso”. [video]

All’estero i servizi di inchiesta, anche molto lunghi nel tempo, sono consuetudine. Le Iene, anche se in maniera più stringata, fanno qualcosa di simile. Casciari annota che il “Watchdog” in Italia forse è portato avanti da programmi, quasi tutti su RAI3, come ad esempio Report o Presa Diretta. [video]

Parliamo poi di programmi al servizio dei cittadini. Le Iene, spiega Casciari, sono in primis un programma al servizio dell’impresa, nel senso che facendo parte di Mediaset che è una TV commerciale il primo obiettivo è quello ovviamente del guadagno. Specifica poi: “più la gente guarda il programma più ovviamente Mediaset fa soldi con la pubblicità e più soldi dovrebbero arrivare a noi, in teoria”.

Le Iene, continua, fanno un servizio pubblico all’interno di una azienda commerciale. A volte è capitato anche di fare servizi che andavano anche contro gli sponsor. [video]

Questa ovviamente è solo una sintesi di questa interessante intervista che ci porta per qualche minuto dietro i meccanismi di un programma come le Iene, ma si è parlato pure di ordine dei giornalisti, futuro delle TV, crollo delle TV generaliste, e di come evolverà l’informazione nel futuro, almeno secondo Casciari. [video]

Vi invito a visionare l'intervista integrale!

Maria Petrescu | @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
Jacopo Paoletti | @jacopopaoletti


Intervistato.com | Mauro Casciari #ijf12

The tenth interview for the Intervistato Journalism Festival series was with Mauro Casciari, reporter for Le Iene.

Casciari has immediately stated that he is not a journalist, but rather a reporter. The explanation is that in order to be a professional journalist some minimal preparation is needed, but he feels like a simple entertainer. "I'm someone who prepares inquiries, haven't studied as a journalist and I don't even want to be one, so when I become very famous I'll be able to do advertising." [video]

Investigative journalism, even extremely long inquiries, are something quite normal abroad. Le Iene, even if in a shorter fashion, do something quite similar. Casciari pointed out that the "watchdog" role in Italy is carried on by the TV programs, almost all of them on RAI3, with shows like Report or Presa Diretta. [video]

We then talked about programs in the service of citizens. Le Iene, explains Casciari, are first of all a program serving the company, which means that since it is part of Mediaset, a commercial tv channel, the first goal is profit. He then specified: "the more people watch our program, the more money Mediaset gets on advertising, and thus, the more money we should get, in theory."

Le Iene, he says, does a public service inside a company. Sometimes it has happened that their inquiries went against their own sponsors. [video]

This is only a synthesis of a quite interesting interview that shows us a glimpse of the mechanisms behind a tv show as interesting as Le Iene, but we also talked about the Order of Journalists, the decay of general tv channels, and how information will evolve in the future, at least in Mauro's opinion. [video]

I invite you to view the full interview!

Enjoy!

Maria Petrescu | @sednonsatiata
Matteo Castellani Tarabini | @contepaz83
Jacopo Paoletti | @jacopopaoletti

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