▼ Il tweet del giorno

giovedì 29 settembre 2011

Prossimamente: Emanuele Quintarelli @absolutesubzero



Domani avremo il piacere di intervistare Emanuele Quintarelli, attualmente partner e Enterprise 2.0 Strategist in Open Knowledge, società di consulenza sull’evoluzione dei processi organizzativi verso modalità partecipative ed Enterprise 2.0.

Emanuele ha precedentemente ricoperto il ruolo di Responsabile Ricerca e Sviluppo per il Web 2.0 in Reed Business Information (Reed Elsevier), quello di Senior Consultant in Accenture e di Web Project Manager in Medialogic.

Inoltre ha organizzato Web2Oltre.it, la prima conferenza italiana di taglio business su web 2.0 e l’International Forum on Enterprise 2.0, ora Social Business Forum, evento internazionale completamente dedicato agli impatti organizzativi e di business introdotti dall’Enterprise 2.0 con più di 450 registrazioni e speaker da tutto il mondo.

Consulente, analista e blogger sull'adozione di approcci collaborativi da parte di grandi organizzazioni al fine di incrementarne la produttività, l'efficienza, la reattività sul mercato ed il potenziale di innovazione, è anche cofondatore di Netwo, hub per le startup web 2.0 nel nostro paese.

Oltre ad occuparsi di web 2.0 ed enterprise 2.0, Emanuele segue i temi della user experience e dell’architettura dell’informazione rendendo possibile il primo summit di IA in Italia, partecipando alla preparazione del secondo e del terzo summit.

E' stato co-autore dei libri "Web 2.0. Internet è cambiato" per il Sole 24 Ore, Community Management per Apogeo, Intranet 2.0 per Hoepli e Marketing 2.0 per Harvard Business Review.

Infine, Emanuele cura Facetag, progetto di ricerca sull’evoluzione dei sistemi di tagging presentato al summit mondiale di IA a Las Vegas nel 2007.
Le sue riflessioni su Enterprise 2.0, Social Business, Social Software possono essere trovate dal 2007 presso The Social Enterprise.

Naturalmente se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu




Coming up soon: Emanuele Quintarelli

Tomorrow we'll have the pleasure of interviewing Emanuele Quintarelli, now partner and enterprise 2.0 strategist in Open Knowledge, a consultancy company that specializes in the evolution of organizational processes towards participative and enterprise 2.0 modalities.

Emanuele has previously covered the role of Research and Development Manager for web 2.0 in Reed Business Information (Reed Elsevier), Senior Consultant in Accenture and Web Project Manager in Medialogic.

He has also organized Web2Oltre.it, the first Italian conference on business with web 2.0 and the International Forum on Enterprise 2.0, now known as the Social Business Forum, an international event completely dedicated to the organizational and business impact introduced by Enterprise 2.0 with more than 450 registered participants and speakers from all over the world.

Consultant, analyst and blogger on the adoption of collaborative approaches by big organizations with the goal of increasing productivity, efficiency, reactivity on the market and the potential of innovation, he is cofounder of Netwo, hub for web 2.0 startups in our country.

Apart from working with web 2.0 and enterprise 2.0, Emanuele also manages the topics of user experience and the architecture of information making the first IA summit in Italy possible and participating in the organization of the second and third summit.

He is co-author of the books "Web 2.0. Internet è cambiato" for Il Sole 24 Ore, “Community Management” for Apogeo, “Intranet 2.0” for Hoepli and “Marketing 2.0” for Harvard Business Review.

Lastly, Emanuele curates Facetag, a research project on the evolution of tagging systems presented at the world IA summit in Las Vegas in 2007.

His thoughts about Enterprise 2.0, social business, social software can be found since 2007 at The Social Enterprise.

Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

lunedì 26 settembre 2011

Intervistato.com | Dino Amenduni @doonie




Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Dino Amenduni, giornalista e blogger su Il Fatto Quotidiano.

Dino ha tracciato un quadro lucidissimo della situazione del giornalismo attualmente in Italia, contraddistinta da due dinamiche divergenti: quella dei giornalisti cosiddetti tradizionali e quella di tantissime figure professionali, in molti casi non giornalisti "puri", che fanno informazione entrando in uno scenario in cui non sarebbe stato possibile entrare fino a pochi anni fa senza un editore (di giornale o televisivo che fosse). [video]

Nonostante questo, secondo l'opinione di Dino, nel lungo periodo sarà possibile individuare le firme più autorevoli e credibili a prescindere dal mezzo utilizzato.
Per quel che riguada il giornalismo televisivo, ci sono altri aspetti da considerare: da un lato i tempi televisivi sono molto diversi dai tempi del web (il telegiornale, ad esempio, ha dei tempi prestabiliti in fasce orarie fisse), dall'altro i talk show politici soffrono di un eccesso di polarizzazione del dibattito.

Raramente infatti la discussione porta a una proposta concreta o a un punto di contatto, ma rimane incentrata su fatti non dimostrabili e guerre di dati e interpretazione di dati: una soluzione che integri gli strumenti del web, in maniera da arricchire il dibattito, secondo Dino è molto probabilmente il destino della televisione. [video]

Abbiamo parlato della recente manovra finanziaria, vista come un insieme di necessità di ordine generale e l'adozione di alcune scelte politiche che nulla avevano a che fare con la manovra (articolo 8 sulle contrattazioni collettive di lavoro ad esempio).
Da questo punto di vista il parere di Dino è negativo, in quanto l'accanimento contro le fasce più deboli lascia trasparire la volontà di far scemare la possibilità effettiva di informarsi e partecipare attivamente alla vita pubblica. [video]

Abbiamo chiesto anche qualche considerazione rispetto all'intervista a Terry De Nicolò, che Dino ha analizzato in dettaglio sia dal punto di vista contenutistico che da quello del linguaggio.
Si tratta fondamentalmente di un quadro fedele di quella che è l'antropologia del sistema di potere berlusconiano, raccontato da una persona che lo conosce bene e inoltre condiviso da una parte non indifferente della popolazione italiana. [video]

Naturalmente abbiamo parlato anche della dieta mediatica di Dino, della situazione degli immigrati, del giornalismo online, utilizzo dei social media da parte di figure politiche, gli attriti tra Lega e PdL e molto altro. [video]

Invito tutti dunque a guardare l'intervista integrale, molto più ricca di informazioni e riflessioni rispetto a questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu

Photo credit: Marco Dabbicco


Intervistato.com | Dino Amenduni

A few days ago we had the pleasure of interviewing Dino Amenduni, Italian journalist and blogger on Il Fatto Quotidiano.

Dino has described in a very clear manner the situation of journalism in Italy, which is characterized by two dynamics: the traditional journalists and the numerous professionals, often not pure journalists, who make information and enter a scenario which wouldn't have been available until a few years ago without an editor (newspaper or television). [video]

Nevertheless, in Dino's opinion, in the long term it will be possible to isolate the most influential and believable signatures regardless of the utilized medium.
As for television journalism, there are other aspects to consider: on the one hand, tv timings are very different than web timings (the news journal, for example, has established times and stable time windows), on the other hand political talk shows suffer from an excess of debate polarization.

Very rarely the discussion actually brings a proposal or a contact point, but it remains anchored to facts that cannot be proved and data with infinite interpretations: a solution that integrates the tools of the web, so that the discussion can be enriched, in Dino's opinion will most probably be the destiny of television. [video]

We've talked about the recent financial maneuver, seen as a series of general needs and the adoption of some political choices that have nothing to do with the actual maneuver (article 8 about the collective contracts, for example).
From this point of view, Dino's opinion is quite negative, because the obstinacy in attacking the lower classes might indicate the will to diminish people's possibility of being informed and participating to the public life. [video]

We have also asked some considerations about the interview with Terry De Nicolò, which Dino has analyzed in detail, both from a content and a linguistic point of view.
It's basically a precise description of the anthropology of the Berlusconi power system, in the words of a woman who knows it very well and shared by an important part of the Italian population. [video]

Of course, we talked about Dino's media diet, the situation of immigrates, online journalism, social media use by politicians, difficulties between Lega and PdL, and much more. [video]
I invite everyone to view the full interview, much richer in information and considerations than my brief synthesis. 

Enjoy!

Maria Petrescu

sabato 24 settembre 2011

Intervistato.com | Giulia Innocenzi @giuliainnocenzi




Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Giulia Innocenzi, giornalista e conduttrice di Generazione Zero, lo spazio dedicato ai giovani nella trasmissione di Michele Santoro, Annozero.

Giulia ha parlato del suo interesse per la politica, che costituisce la sua passione principale a dispetto dell'antipolitica dilagante. A suo avviso, tuttavia, si tratta di antipartitismo e antipartitocrazia, reazioni comprensibili alle idiosincrasie dei partiti che hanno allontanato progressivamente i cittadini dalla vita politica. [video]

Secondo Giulia all'estero la politica non sarebbe così ingombrante come in Italia. I telegiornali italiani dedicano il 30% del loro spazio a notizie sulla politica interna, mentre i francesi solo il 15%. Persino i criteri di impaginazione dei giornali sono profondamente diversi, spingendo il lettore italiano a trascurare sistematicamente le sezioni Esteri ed Economia, considerate invece le più rilevanti in altri paesi. [video]

I partiti sono visti come strumenti novecenteschi, anacronistici, che non reggono da una parte la caduta delle ideologie e dall'altra le crescenti necessità democratiche dei cittadini. Con il suo dottorato di ricerca Giulia vorrebbe trovare quegli strumenti che attraverso Internet possano aiutare a superare i partiti, portando i cittadini a una partecipazione maggiore e più efficace alla vita pubblica. [video]

Abbiamo parlato anche della realtà interna dei partiti: all'articolo 49 la Costituzione Italiana delega ai partiti politici la partecipazione alle elezioni in modo democratico, ma non c'è una legge che ne regoli la vita interna, un paradosso gravissimo che ha portato nel corso degli anni a oligarchie, potentati, gerarchie ed elitismo che mal si conciliano con quello che dovrebbe essere il loro mandato. [video]

I social media, utilizzati con successo in vari paesi nordafricani per rovesciare i loro regimi dittatoriali, potrebbero quindi essere il mezzo per rovesciare le oligarchie, le lobby di potere, chiunque controlli le democrazia attraverso il denaro, per arrivare infine a una democrazia diffusa, deliberativa. Ci sono numerose modalità di partecipazione attiva, per esempio le consultazioni dirette rispetto a temi molto controversi, su cui i cittadini possono prendere una decisione dopo aver sentito l'opinione di tutte le parti coinvolte. [video]

Giulia ha inoltre espresso la sua opinione rispetto alle leggi Levi, Porcellum e Mattarellum e ai nuovi modi di fare politica, svincolata da partiti e da luoghi fisici e basata su una rete che possa unire le forze positive che già ora lavorano ogni giorno per migliorare la società. [video]

In chiusura Giulia Innocenzi ci ha parlato del suo libro denuncia sui partiti politici in Italia, intitolato "Meglio fottere che farsi comandare da questi", edito da Editori Riuniti: un romanzo che ripercorre dall'interno le dinamiche e le contraddizioni dei partiti attraverso la voce di quattro ragazzi che scelgono di entrarvi. [video]

Naturalmente le vostre domande hanno avuto ampie risposte, dunque invito tutti a visionare l'intervista integrale, molto più ricca di dettagli e informazioni rispetto a questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu


Intervistato.com | Giulia Innocenzi

A few days ago we had the pleasure of interviewing Giulia Innocenzi, journalist and conductor of Generazione Zero, the space dedicated to young people in Michele Santoro's show, Annozero.

Giulia has talked about her interest for politics, which is her main passion in spite of the spreading anti-politics. In her opinion, however, the issue are anti-parties and anti-partitocracy, understandable reactions to the idiosyncrasies of parties which have progressively estranged citizens from the political life. [video]

In Giulia's opinion politics isn't as bulky in other countries as it is in Italy. Italian television news dedicate 30% of their time to internal politics news, while the French only dedicate 15%. Even newspaper layout criteria are different, making the Italian reader sistematically overlook the Foreign news section and the Economy section, which considered the most important in other countries. [video]

Parties are seen as anachronistic, 20th century tools which no longer hold the fall of ideologies on the one hand and the increasing democratic needs of citizens on the other. With her doctorate in research Giulia would like to find the tools that through Internet could help go beyond parties, bringing citizens to a more efficient and greater participation to the public life. [video]

We also talked about the internal life of parties: the Italian Constitution, at the 49th article delegates to political parties the participation to elections in a democratic fashion, but there's no law that regulates their internal life, a serious paradox  that has lead, during the years, to oligarchies, potentates, hierarchies and elitism that doesn't quite fit with what is supposed to be their mandate. [video]

Social media, used with success in various North African countries to overthrow their dictatorships, might be the tool to overthrow oligarchies, lobbies and whoever controls democracy through money, with the goal of arriving to a widespread, deliberative democracy. There are numerous ways of active participation, for example direct consultancies on topics that are very controversial, on which citizens can take a decision after hearing the opinion of everyone involved. [video]

Giulia has expressed her opinion about the laws Levi, Porcellum and Mattarellum and new ways of doing politics, released from parties and physical places and based on a network that is capable of bringing together the positive forces that already are working every day to make our society better. [video]

Last but not least, Giulia Innocenzi talked about her book on political parties in Italy, called "Meglio fottere che farsi comandare da questi", published by Editori Riuniti: a novel that traces the dynamics and the contraddictions of parties from the inside through the voice of four young people who decide to be a part of them. [video]

Of course your questions have been answered, so I invite everyone to watch the full interview, much richer and more informative than my brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

venerdì 23 settembre 2011

Intervistato.com | David Orban 2/2 @davidorban




Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare David Orban, startupper e visionario attualmente CEO di dotsub.com

In questa seconda parte dell'intervista (qui trovate la prima parte) abbiamo parlato di conoscenza libera e aperta facendo l'esempio della pubblicazione online del genoma dell'influenza del 1918. Secondo David la libertà è un processo molto complicato e delicato. Ci sono persone poco equipaggiate e meglio equipaggiate per comprendere quali possano essere le conseguenze che un eventuale cattivo utilizzo di certe informazioni, anche se in un sistema democratico non dobbiamo mai smettere di chiederci quanto sia giusto che il secondo gruppo decida per il primo. [video]

David ha parlato anche di Internet delle cose, che però è totalmente dipendente da condizioni pre-esistenti: una rete Internet diffusa, veloce e affidabile, delle fonti di energia affidabili e poco costose e infine le applicazioni. Così come il personal computer ha trovato la sua killer app nel word processor e nel foglio elettronico, allo stesso modo la Internet delle cose deve trovare la sua killer app per poter diventare un fenomeno massivo. [video]

Parlando di nuova editoria David ha evidenziato il fatto che la trasformazione dell'immagazzinamento del sapere su carta in conoscenza dinamicamente accessibile in forma elettronica accelererà enormemente nei prossimi anni. Il libro, svincolato dai limiti e dalle costrizioni insite nella natura del processo editoriale e di pubblicazione di un libro, potrà assumere nuove forme.
Già Amazon.com pubblica ebook di sole 10 pagine a un costo molto basso, cosa che non sarebbe stata possibile con un libro tradizionale per ragioni puramente economiche. [video]

A suo avviso l'imposizione di un tetto massimo di sconto è una restrizione arbitraria del commercio e della libera iniziativa che non ha ragione di esistere.
La diversa tassazione per libri cartacei ed ebook è già un grande ostacolo: in molti paesi, Italia compresa, i libri cartacei hanno un'IVA molto bassa o pari a zero, mentre gli ebook sono equiparati a software e vengono tassati con un'IVA del 20% (21% in conformità alla recente manovra finanziaria). [video]

Per concludere ho chiesto a David cosa dovremmo aspettarci dai prossimi 10 anni, in che modo la tecnologia renderà le nostre vite migliori.
David ha declinato la sua risposta in tre grandi aree: la produzione di energia pulita, attraverso un sistema distribuito, con pannelli solari sempre più efficienti; le modalità di trasporto, che cambieranno radicalmente il modo in cui intendiamo le macchine oggi; le esperienze e le sperimentazioni nella vita di ognuno, come viaggi e partecipazione ad altre comunità diventeranno qualcosa di comune, senza implicare la perdita delle radici. [video]

Naturalmente David ha risposto esaustivamente alle vostre domande, quindi invito tutti a guardare l'intervista integrale, sicuramente più ricca ed informativa di questa mia breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu

Photo credit: Joi Ito


Intervistato.com | David Orban 2/2

A few days ago we had the pleasure of interviewing David Orban, startupper and visionary currently CEO of dotsub.com.

In this second part of the interview we talked about free and open knowledge with the example of the publication of the 1918 flu genoma online. In David's opinion freedom is a complicated and delicate process. There are people who are not fully equipped and people who are better equipped to understand what the consequences of the misuse of certain information can be, even though we must never stop asking ourselves in what limits it is right that the second group decides for the first, in a democratic system. [video]

David has also talked about the Internet of things, which is totally dependent on pre-existing conditions: a widespread, fast and reliable network, reliable and cheap energy sources and applications. Just as the personal computer found its killer app in the word processor and the electronic spreadsheet, the Internet of things must find its killer app to finally explode. [video]

Talking about publishing, David has pointed out that the transformation of the storage of knowledge on paper into a more dynamically accessible electronic form will accelerate enormously in the next few years. The book, released from the limitations and constraints that are embedded in the publishing process, will now be able to take new forms.
Amazon.com is already selling 10 page ebooks at a very low price, which wouldn't be possible with traditional books for purely economical reasons. [video]

In his opinion imposing a maximum possible discount is an arbitrary restriction to trade and free initiative and it has no reason to exist.
Different taxation for physical books and ebooks is already an obstacle: in many countries, Italy included, physical books have a very small or zero VAT, while ebooks are equated to software and are taxed with 20% VAT (21% in conformity with the recent financial maneuver). [video]

I asked David what we should expect from the next 10 years, in what way technology will make our lives better.
David has structured his answer in three big parts: the production of clean energy in a distributed manner, with solar pannels that are getting more and more efficient; transportation, which will radically change the way we think of cars today; experiences and experiments in everybody's lives, such as travelling and participating in other communities will become very common and it will not represent losing your roots. [video]

Of course David has answered your questions, so I invite everyone to watch the full interview, surely richer and more informative than my brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

mercoledì 21 settembre 2011

Prossimamente: Dino Amenduni @doonie



Fra poche ore avremo il piacere di intervistare Dino Amenduni, giornalista e blogger italiano: si occupa in particolare di analisi di scenario, analisi dei dati e campagne sui nuovi media.

Nato nel 1984 a Bari, nell’Università del capoluogo pugliese si è laureato in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, ma la sua passione per la politica e la fascinazione dei nuovi media ha avuto la meglio sulla sua originaria formazione, tanto da spingerlo a studiare la costruzione degli orientamenti degli under-25. Si è specializzato in Psicologia della comunicazione, politica e nuovi media.

Dal 2007 lavora nell’agenzia di comunicazione Proforma, che negli ultimi anni ha curato diverse campagne elettorali del centrosinistra, tra le quali quelle del presidente della regione Puglia, Nichi Vendola, e del sindaco di Bari, Michele Emiliano.

Ha pianificato le strategie, ha seguito la pagina fan di Facebook, gli account di Youtube e Twitter e ha gestito sia il feedback degli utenti verso Nichi Vendola che quello dello staff verso il web.

Ha la responsabilità per tutte le commesse che riguardano strategie e gestione dei social media e fa parte dei gruppi di lavoro che si occupano di campagne elettorali, in particolare per l'analisi di scenario, analisi dei dati e campagne sui nuovi media.

Dal 2007 collabora con Coolclub, per cui è autore di due rubriche mensili: "Avanti pop" e "Dammi una spinta", entrambe incentrate sulla musica.

Nel 2010 ha cominciato a collaborare come blogger con Il Fatto Quotidiano, ed è tra i fondatori di Quink, collettivo di adbusting e satira.

Avremo modo di parlare della situazione politica ed economica in Italia e in Europa, intercettazioni, giornalismo, libertà d'opinione e satira, giusto per citare alcuni temi.

Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu





Coming up soon: Dino Amenduni

In just a few hours we'll have the pleasure of interviewing Dino Amenduni, Italian journalist and blogger.

Born in 1984 in Bari, he graduated in Psychology of work and organizations, but his passion for politics and his fascination with new media has overcome his education, so much that it led him to study the construction of the under-25 orientation. He specialized in Psychology of Communication, politics and new media.

Since 2007 he works with the communication agency Proforma, which in these last few years has managed several left wing campaigns, among which that of the Region president, Nichi Vendola, and Bari mayor Michele Emiliano.

He planned the strategies, he managed the Facebook fanpage, Youtube and Twitter accounts and managed feedback from users to Vendola and from the Vendola staff to the web.

He is responsible for all projects that require strategy and management of social media and he is part of the workgroups that manage campaigns, particularly in scenario analysis, data analysis and new media campaigns.

Since 2007 he collaborates with Coolclub, for which he is author of two monthly columns: "Avanti pop" and "Dammi una spinta", both about music.

In 2010 he started a collaboration as a blogger with Il Fatto Quotidiano, and he is among the founders of Quink, collective of satire and adbusting.

We'll have the chance to talk about the political and economic situation in Italy and Europe, wiretappings, journalism, freedom of speech and satire, just to name a few topics.

Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

sabato 17 settembre 2011

Prossimamente: Alessandro Bonino @eio



Fra pochi giorni avremo il piacere di intervistare Alessandro Bonino, blogger e scrittore italiano autore del blog "E io che mi pensavo", dichiarato miglior blog letterario del 2008.

Nel 2005 ha lanciato il blog di satira politica Spinoza.it insieme a Stefano Andreoli. Spinoza ha vinto il premio "Miglior blog italiano" per l'anno 2009 e 2010 e il premio della satira di Forte dei Marmi.

Nel 2007 ha curato il libro "Sempre cara mi fu quest'ernia al colon", basato sul gioco del fincipit, sempre con Stefano Andreoli, uscito nella Biblioteca Umoristica Mondadori.

Inoltre nel 2010 ha curato "Spinoza. Un libro serissimo", tratto dall'omonimo blog, uscito per Aliberti Editore. Per Aliberti, e sempre con Stefano, dirige la collana Sbalzi d'umore e nel 2011 ha fondato, insieme a Paolo Nori, la casa editrice Sugaman.

"Sugaman nasce perché pensiamo che sia il caso di affrontare i libri elettronici in modo diverso da come li stanno affrontando i grandi editori. Non ci piace che i libri elettronici costino quasi quanto l’edizione cartacea e soprattutto non ci piace che vengano poste limitazioni artificiali alla loro circolazione."

Gestisce con Stefano il sito Spinoza, e ha un cane immaginario di nome Breznev, "autore" del tumblr di Alessandro, Phonkmeister, aperto nel 2007.

E' tra gli autori dell'agenda Comix per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, scrive sul Canemucco, ha creato il sito della rivista letteraria L'accalappiacani e quello dello scrittore Paolo Nori.

Ha appena tradotto un inedito di Bruce Sterling in uscita presso 40k, dal nome "Il bisturi napoletano".

A Natale 2009 ha pubblicato un ebook gratuito che si chiama "Volevo essere un neo-distruzionista ma la mamma non mi avrebbe lasciato".

Avremo modo di parlare di nuova editoria, satira, editoria digitale, giusto per citare alcuni temi.

Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu

Photo credit: Suzukimaruti




Coming up soon: Alessandro Bonino

In just a few days we'll have the pleasure of interviewing Alessandro Bonino, Italian blogger and writer.
Born in Cuneo in 1974, he has a blog called "E io che mi pensavo", best literature blog in 2008.

In 2005 he launched the satirical blog Spinoza.it together with Stefano Andreoli. Spinoza has won the "Best Italian Blog Prize" in 2009 and 2010 and the Satirical Prize in Forte dei Marmi.

In 2007 he was the curator of the book "Sempre cara mi fu quest'ernia al colon", based on the fincipit game, with Stefano Andreoli, published by the Biblioteca Umoristica Mondadori.

In 2010 he was the curator of "Spinoza. Un libro serissimo", from the homonymous blog, published by Aliberti Editore. For Aliberti he directs the series Sbalzi d'umore and in 2011 he founded, together with Paolo Nori, the publishing house Sugaman.

"Sugaman is born because we think that it is the case to face electronic books in a way that is different from the way big editors do. We don't like the fact that electronic books cost almost the same as the paper edition and most of all we don't like the artificial limitations to their circulation."

He manages, with Stefano, the website Spinoza, and he has an imaginary dog called Breznev, "author" of Alessandro's tumblr, Phonkmeister, opened in 2007.

He is among the authors of the Comix diary for 2008, 2009, 2010 and 2011, he writes on Canemucco, he created the website of the literary magazine L'accalappiacani and the website of the writer Paolo Nori.

He has just translated a book by Bruce Sterling for 40k, called "Il bisturi napoletano".

For Christmas 2009 he published a free ebook called "Volevo essere un neo-distruzionista ma la mamma non mi avrebbe lasciato".

We'll have the chance to talk about new publishing techniques, satire, digital publishing, just to name a few topics.

Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

venerdì 16 settembre 2011

Prossimamente: Fabio Lalli @fabiolalli



Fra poche ore avremo il piacere di intervistare Fabio Lalli, esperto di web marketing, social media e sistemi di comunicazione, nonché ideatore e fondatore del network di Indigeni Digitali.

Nato a Roma nel 1977, si è laureato in Comunicazione e Marketing all'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Da oltre 10 anni si occupa di ICT. Ha lavorato per diverse aziende dalla consulenza, alla sicurezza ai system integrator e spaziando su progetti eterogenei: ecommerce, erp, crm, business intelligence, info security management e social media.
Ha acquisito una buona esperienza nell’analisi, progettazione ed ottimizzazione di processi, sistemi, architetture ed applicativi web e mobile. E' appassionato di comunicazione e marketing. Nel tempo libero blogga, twitta, comunica, telefona, programma, naviga, cerca, pensa e innoveggia. Ovviamente fa tutto contemporaneamente. Qualcuno lo definisce startupparo compulsivo.

E' il fondatore del network Indigeni Digitali, un'iniziativa che ha l’obiettivo di generare un punto di incontro e di confronto tra professionisti e tecnici che vogliono interagire collaborare e creare opportunità, sia online che offline.

"L’indigeno digitale è colui che vive il digitale in tutti i suoi aspetti: crea le nuove applicazioni, testa e approfondisce le nuove tecnologie, ricerca continuamente nuove soluzioni tecniche, partecipa attivamente alla conversazione in Rete, sperimenta ed applica nuovi strumenti, aiuta chi manifesta interesse per la tecnologia, mette a disposizione degli altri indigeni il proprio know how, le proprie capacità ed il proprio network."

Insieme a Lorenzo Sfienti ha recentemente lanciato Followgram, una web app sviluppata per estendere le funzioni base di Instagram, già utilizzata da milioni di utenti. Followgram crea un follow button da integrare in siti web e blog e fornisce agli utenti un vanity URL, una galleria di foto e la lista di amici, follower e following.

Fabio è anche l'ideatore di YepLike, Risquare, Baby 2.0 ed Iquii.

Avremo modo di parlare di cultura digitale, startup, il network degli Indigeni, giusto per citare alcuni argomenti.

Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu




Coming up soon: Fabio Lalli

In just a few hours we'll have the pleasure of interviewing Fabio Lalli, web marketing, social media and communication systems expert, as well as founder and creator of the Indigeni Digitali network.

Born in Rome in 1977, he graduated in Communication and Marketing at the 'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

He has been working with ICT for more than 10 years. He has worked for several companies as a consultant, from security to system integrator in several fields: ecommerce, erp, crm, business intelligence, info security management and social media.
He has gained a good experience in analysis, design and optimization of processes, systems, architectures and web/mobile applications. He is passionate about communication and marketing. In his spare time he blogs, tweets, communicates, phones, programs, navigates, searches, thinks and innovates. Obviously all at the same time. Someone has defined him a compulsive startupper.

He is the founder of the Indigeni Digitali network, an initiative that has the goal of generating a point of  encounter and confrontation between pros and technicians that want to interact, collaborate and create opportunities, both online and offline.

"The digital based person is the one that lives digital in every aspect: he creates new applications, tests and masters new technologies, searches for new technical solutions, participates actively in the online conversation, experiments and applies new tools, helps whoever shows interest for technology and shares his know how, capacities and network with other digital based people".

Together with Lorenzo Sfienti he has recently launched Followgram, a web app developed as a way to extend those Instagram's basic functions so appealing to millions of users already.
Followgram creates an Instagram's follow button to be embedded on websites, blogs and so on and provides its users with a vanity URL, his/her photo gallery, friends, followers & following lists.

Fabio is also the founder of YepLike, Risquare, Baby 2.0 and Iquii.

We'll have the chance to talk about digital culture, startups, the Indigeni Digitali network, just to name a few topics.

Of course, if  you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

giovedì 15 settembre 2011

Prossimamente: Arsenio Bravuomo @bravuomo



Fra pochi giorni avremo il piacere di intervistare Arsenio Bravuomo, blogger e poeta italiano. Soprannominato Signore Degl'Apostrofi per l'uso smodato che ne fa, ha aperto il suo blog nel lontano 2001.

Nel 2005 ha organizzato una mobilitazione per il trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini e nel 2006, insieme a Guido Catalano, Andrea Gattico e Strelnik, ha lanciato Radio Catrame19, una webradio di "musica inusuale".

E' stato l'organizzatore del LitCamp 2007 e 2009 di Torino, nonché del LitCamp 2008 a Riva del Garda, nell'ambito della BlogFest.

Autore di poesie, racconti e pezzi di "non romanzi", che ha raccolto sotto il nome di "apostrofanìa", ha pubblicato un libro di racconti intitolato “piccolo bastardo racconta” (Seed 2008), mentre le poesie sono raccolte in due volumi  (non speràte su il poeta” e “unire l’inutile al disdicevole“) ottenibili da lulu.com.

Ha partecipato a numerosi poetry slam in diverse città d'Italia, specialmente Torino e Milano, ed ha fatto parte del comitato organizzativo di Poeti in Lizza - Torneo di Poetry Slam insieme a Guido Catalano, Alessandra Racca e Andrea Gattico

Insieme agli stessi artisti ha organizzato anche Storie in Lizza, un torneo di storyslam, una sorta di gara fra raccontatori di storie sul modello dello slam poetico, aperto a tutti.

Attualmente sta preparando un reading dal vivo che partirà a Ottobre, dal nome "campàre di campàri".

Avremo modo di parlare di blog, nuova editoria, poetry slam, nonché della realtà in cui si muovono gli scrittori italiani.

Naturalmente, se avete qualche domanda da proporre, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu


Coming up soon: Arsenio Bravuomo

In a few days we'll have the pleasure of interviewing Arsenio Bravuomo, Italian blogger and poet. Nicknamed The Lord of Apostrophes because he uses incredibly many, he opened his blog in 2001.

In 2005 he organized a flash mob for the 30th anniversary of Pier Paolo Pasolini's death, and in 2006, together with Guido Catalano, Andrea Gattico and Strelnik, he launched Radio Catrame19, an "unusual music" webradio.

He was among the organizers of the LitCamp 2007 and 2009 in Turin, and the LitCamp 2008 in Riva del Garda, at the BlogFest.

Author of poetry, short stories and pieces of "non-novels", which he collected under the name of "apostrofanìa", he has published a book of short stories named "piccolo bastardo racconta" (Seed 2008), while the poetry has been published in two volumes ("non speràte su il poeta” and unire l’inutile al disdicevole“) which you can find on lulu.com.

He has participated in numerous poetry slams in different cities in Italy, especially Turin and Milan, and he was part of the organizing committee of Poeti in Lizza - Poetry Slam Tournament together with Guido Catalano, Alessandra Racca and Andrea Gattico.

With the same artists he has organized Storie in Lizza, a tournament of storyslam, a sort of competition among storytellers modelled on the poetry slam, open to anybody.

At the moment he is preparing a live reading that will be presented in October, called "campàre di campàri".

We'll have the chance to talk about blogs, new publishing methods, poetry slam, and the reality in which Italian writers move in.

Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

giovedì 8 settembre 2011

Intervistato.com | Gianluca Neri




Qualche giorno fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Gianluca Neri, giornalista e blogger fondatore di Macchianera.net.

Innanzitutto Gianluca ci ha parlato di Clarence, community online nata nella redazione di Cuore grazie alla collaborazione con Roberto Grassilli e Roberto Marcanti, con angoli satirici curati in parte dalla redazione e in parte da Lia Celi: un "posto" in cui poter dire anche quelle cose che Cuore non poteva o non voleva dire. [video]

L'esperienza come autore per Camera Cafè e nella scrittura di dialoghi ha portato poi Gianluca a scrivere il suo primo libro, costituito interamente da dialoghi, intitolato Il Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove escluso), nato grazie a una scommessa con Giuseppe Genna.
La stesura di questo libro ha fornito peraltro un fertile terreno per la sperimentazione, in quanto l'autore pubblicava sul blog ogni capitolo, appena questo veniva completato. In un'occasione è stato addirittura utilizzato Google Wave, che ha portato a quello che potrebbe essere definito "community writing": scrittura ed editing da parte dei lettori in tempo reale. [video]

Anche RadioNation è nata come un esperimento. Molti seguirono la prima trasmissione dando consigli e suggerimenti, e successivamente il server è stato messo a disposizione della community.
Ora i tre canali, dotati di un loro palinsesto, sono coordinati da Francesca Fiorini. [video]

Si potrebbe dire che esiste una continuità tra radioamatori e blogger, e forse la dimostrazione è concretizzata dalla BlogFest, la festa dei blogger nata da una scommessa di Luca Sofri.
Inizialmente tenuta al Teatro Franco Parenti, la manifestazione è stata poi trasferita a Riva del Garda, dove si terrà anche l'edizione di quest'anno. [video]

Gianluca ci ha fornito qualche anticipazione relativamente alle novità di quest'edizione. Quest'anno il tema è la politica e l'impegno in rete, motivo per cui sono stati scelti tre politici di rilievo conosciuti e apprezzati sul web, uno di destra, uno di sinistra e uno di centro, i cui nomi non sono ancora stati rivelati, per un dibattito sull'importanza che la rete ha avuto in questi ultimi mesi nella politica nazionale ed internazionale (per esempio nella Primavera Araba).
Anche il nome del conduttore non è stato svelato, e quanto pare sarà una sorpresa. [video]

Abbiamo parlato anche di BlogNation, della libertà dell'informazione, dell'(in)utilità dell'Ordine dei Giornalisti e l'importanza di distinguere la verifica delle fonti e delle notizie dal controllo della stampa, del conflitto di interessi e della vicinanza dei giornalisti al potere.

Vi invito dunque a guardare l'intervista integrale, sicuramente più ricca di informazioni e dettagli rispetto a questa breve sintesi.

Buona visione!

Maria Petrescu

Photo Credit: Gianluca Neri


Intervistato.com | Gianluca Neri

A few days ago we had the pleasure of interviewing Gianluca Neri, journalist and blogger founder of Macchianera.net.

First of all, Gianluca talked about Clarence, an online community born in Cuore thanks to the collaboration with Roberto Grassilli and Roberto Marcanti, with satirical elements that were managed by Lia Celi and the editorial staff: a "place" where people could even say the things Cuore couldn't or wouldn't say. [video]

The experience as an author of Camera Cafè and writing dialogues has brought Gianluca to his first book, made entirely out of dialogues, called "The Great Phone Book of Earth and neighboring planets (Jupiter excluded)", born thanks to a bet with Giuseppe Genna.
Writing this book has been a fertile field of experimentation, because the author would publish every chapter on his blog, as soon as they were done. Once he used Google Wave, which brought to what could be called "community writing": writing and editing in realtime. [video]

RadioNation was born as an experiment as well. Many listened to the first transmission giving advice and suggestions, and later the server was made available to the community. Now the three channels which have their own program, are managed by Francesca Fiorini[video]

We could say that there is a continuity between radioamateurs and bloggers, and perhaps the concrete demonstration of this is the BlogFest, which was born thanks to a bet by Luca Sofri.
Initially held at the Teatro Parenti Theatre, the manifestation was then moved to Riva del Garda, where it will be held this year. [video]

Gianluca has given us a few anticipations about the news of this edition. This year the theme will be politics and online presence, which is the reason why three relevant politicians have been chosen: one from the right wing, one from the left, and one from the center. Their names have not yet been disclosed, but they should be people who are known and appreciated online, and they will participate in the discussion about the importance the web has had in these last few months in politics (for example in the Arab Spring).
The name of the conductor has also not been revealed, but it seems it's going to be a surprise. [video]

We also talked about BlogNation, freedom of information, the utility of the Order of Journalists, the importance of distinguishing between checking the sources and controlling the press, conflict of interests and the vicinity of journalists to power.

I invite you to watch the full interview, surely richer in information and detail than this brief synthesis.

Enjoy!

Maria Petrescu

domenica 4 settembre 2011

Prossimamente: Antonio Pavolini @antoniocontent



Domani avremo il piacere di intervistare Antonio Pavolini, attualmente Senior Analyst nella divisione Media Industry - Innovation & Industry Relations di Telecom Italia.

Dopo essersi laureato in Scienze Politiche all'Università La Sapienza di Roma, ha svolto un periodo di stage presso il Financial Times a Londra, per poi diventare collaboratore de Il Sole 24 Ore.

Antonio lavora da oltre 15 anni nel settore dei media. Dopo una serie di esperienze presso affermate multinazionali delle PR, come Burson-Marsteller e Brodeur, è stato Responsabile della Comunicazione in Saritel (Gruppo Telecom Italia), per poi curare le attività di Marketing Communications in IT Telecom, l'azienda del Gruppo impegnata nel mercato dei Servizi di Certificazione Digitale.

Dal 2009 si occupa, nell'ambito della funzione Strategy del Gruppo Telecom Italia, dell'analisi degli scenari e dell'elaborazione delle strategie nel settore dei Media.
Dal 2011, nell'ambito della funzione Innovazione, si occupa di valutare potenziali partnership con start-up impegnate in progetti di creazione e distribuzione di contenuti multimediali.

Esperto delle issues del mercato dell’Information & Communication Technology, partecipa regolarmente come relatore a eventi sui nuovi media e sul Web 2.0, come il Telco 2.0 Executive Brainstorming, il Mobile Media Symposium, e i vari BarCamp nazionali e internazionali.

Oltre a svolgere docenze e collaborazioni in ambito accademico, dal 2008 è membro del Teaching Committee del Master Universitario in Marketing Management (MUMM) della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “La Sapienza” di Roma”.

Nel 2007, insieme a Daniela Apollonio, ha condotto per Radio ImagoProxy Bar, una trasmissione settimanale dedicata alle culture digitali. Nel 2008, insieme a Marco Traferri ha ideato e condotto “Mutazioni Digitali, un talk show in onda online incentrato sul confronto tra esponenti dei mainstream media e dei nuovi media.

Nel 2010-2011 ha ideato e condotto “Conversational“, trasmissione radiofonica omonima al suo blog, in onda su Radio Popolare Roma nel corso della quale ha esplorato, con ospiti in studio e in collegamento telefonico, l’impatto dei social media nell’economia, nella cultura, nella politica e nella vita quotidiana delle persone.

Avremo modo di parlare di new media, convergenza tra media e possibili scenari futuri, giusto per citare alcuni temi.

Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu





Coming up soon: Antonio Pavolini

Tomorrow we'll have the pleasure of interviewing Antonio Pavolini, currently Senior Analyst in the Media Industry - Innovation & Industry Relations division in Telecom Italia.

After the degree in Political Science at the University La Sapienza in Rome, he did his internship at the Financial Times in London, and then became a contributor for Il Sole 24 Ore.

Antonio has been working for 15 years in the field of media. After a series of experiences in important multinationals of PR, like Burson-Marsteller and Brodeur, he has been the Responsible for Communication in Saritel (Gruppo Telecom Italia), and then managed the activities of Marketing Communications in IT Telecom, a company of the group which was dedicated to the market of Digital Certification Services.

In 2009 he started working in the Strategy function of the Telecom Italia Group, dealing with scenario analysis and elaboration of strategies in the Media sector.
In 2011 he started working in the Innovation function, in which he evaluates potential partnerships with start-ups that deal with creation projects and distribution of multimedia content.

He is an expert of the issues of the market of Information & Communication Technology, and he participates regularly as a speaker in events on new media and Web 2.0, such as Telco 2.0 Executive Brainstorming, the Mobile Media Symposium as well as in several national and international Barcamps.

In addition to teaching and collaborating with universities, since 2008 he has been member of the Teaching Committee of the Master in Marketing Management of the Faculty of Economy and Commerce of the University La Sapienza in Rome.

In 2007, together with Daniela Apollonio, he conducted "Proxy Bar" for Radio Imago, a weekly broadcast dedicated to digital cultures. In 2008, together with Marco Traferri he created and conducted "Digital Mutations", a talk show broadcasted online which focused on the parallel between representatives of mainstream media and new media.

In 2010-2011 he created and conducted Conversational, broadcasted by Radio Popolare Roma, during which he has explored, with guests inside the studio and on the telephone, the impact of social media in economy, culture, politics and people's every day lives.

We'll have the chance to talk about new media, convergence of media and possible future scenarios, just to name a few topics.

Of course, if you want to propose a questions, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

venerdì 2 settembre 2011

Prossimamente: Giulia Innocenzi @giuliainnocenzi



Fra poche ore avremo il piacere di intervistare Giulia Innocenzi, giornalista nota conduttrice di Generazione Zero, lo spazio dedicato ai giovani nella trasmissione di Michele Santoro, Annozero.

Nata a Rimini nel 1984, da madre inglese e padre umbro, ha completato gli studi scientifici per poi partecipare a un programma di scambio culturale che l'ha portata per un anno a Las Vegas. Rientrata in Italia, si è trasferita a Roma dove ha frequentato la facoltà di Scienze Politiche alla LUISS.

E' stata in Erasmus a L'Institut d'études politiques Sciences Po di Parigi, per poi cominciare a lavorare all'Associazione Luca Coscioni, che non ha più lasciato. Durante l'estate del 2007 ha lavorato al Parlamento Europeo a Bruxelles, presso gli uffici degli on. Cappato e Pannella.

Si è laureata alla triennale con una tesi sulle quote rosa e alla specialistica in Amministrazione Pubblica, sempre alla LUISS, con una tesi sulla partitocrazia. E' stata rappresentante al consiglio di facoltà di Scienze Politiche, responsabile dell'informazione di Radio Luiss e caporedattrice del giornale universitario.

Nel settembre del 2008 si è candidata a Segretario dei Giovani Democratici, una campagna elettorale che l'ha vista battersi per il rispetto delle regole, la democrazia interna dei partiti e il principio della libertà di associazione. E' arrivata seconda, con 12.000 voti.
E' stata membro di giunta di Radicali Italiani e Presidente degli Studenti Luca Coscioni.

Da dicembre 2008 a giugno 2009 ha condotto "Punto G" su Red TV, per poi spostarsi su Rai 2 come conduttrice di Generazione Zero per la quinta e sesta edizione di Annozero.

Attualmente frequenta il Phd in Political Theory alla LUISS, con l'obiettivo di trovare, anche grazie alla sua tesi di dottorato, degli strumenti alternativi ai partiti per la partecipazione democratica dei cittadini.
Inoltre è la responsabile italiana di Avaaz.org, la comunità globale di mobilitazione on-line con quasi 10 milioni di membri in tutto il mondo di cui oltre mezzo milione in Italia.

E' uscito nell'estate del 2011 è uscito il suo primo libro, Meglio fottere (che farsi comandare da questi), edito da Editori Internazionali Riuniti.

Avremo modo di parlare della situazione della politica italiana, del giornalismo televisivo, di partiti, quote rosa e giovani, giusto per citare alcuni argomenti.

Naturalmente, se volete proporre una domanda, compilate semplicemente il form qui sotto!

Maria Petrescu



Coming up soon: Giulia Innocenzi

In just a few hours we'll have the pleasure of interviewing Giulia Innocenzi, famous journalist and conducter of Generazione Zero, the space dedicated to young people in Michele Santoro's show, Annozero.

Born in Rimini in 1984, to an English mother and Italian father, she completed her scientific studies and participated in a cultural exchange program that brought her to Las Vegas for one year.
When she returned in Italy, she moved to Rome where she attended the Faculty of Political Sciences at LUISS University.

She was in Erasmus at the L'Institut d'études politiques Sciences Po in Paris, and then she started working for the Luca Coscioni Association, which she never left. During the summer of 2007 she worked at the European Parliament in Bruxelles, in Mr. Cappato and Mr. Pannella's offices.

She graduated with a thesis on female quotas and she specialized in Public Administration at LUISS with a thesis on partitocracy. She was representative at the Faculty Council of Political Sciences, responsible for information at Radio LUISS and head editor of the University newspaper.

In September 2008 she candidated for the place of Secretary of Young Democrats, a campaign that saw her fight for the respect of rules, internal democracy in parties and the principle of freedom of association. She arrived second, with 12.000 votes.
She has been member of the council of Italian Radicals and President of Students Luca Coscioni.

From December 2008 to June 2009 she conducted "G Spot" on Red TV, and then she moved to Rai 2 as the conductor of Generazione Zero for the fifth and sixth edition of Annozero.

She is now attending the Phd in Political Theory at LUISS with the goal of finding, thanks to her doctorate thesis, some alternative tools other than parties for the democratic participation of citizens.
She is also the Italian responsible for Avaaz.org, the online mobilitation community with almost 10 milion members in all the world, of which more than half a milion in Italy.

During the summer of 2011 she published her first book,  Meglio fottere (che farsi comandare da questi), with Editori Internazionali Riuniti.

We'll have the chance to talk about Italian politics, tv journalism, parties, female quotas and young people, just to name a few topics.

Of course, if you want to propose a question, simply fill in the form above!

Maria Petrescu

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